Il Ftse Mib archivia l’ottava con un progresso dell’1,1% sostenuto anche dalla buona performance dei titoli energetici in scia al rialzo del greggio dopo la pubblicazioni dei dati relativi alle scorte americane di petrolio migliori delle attese.
Il listino principale ha beneficiato anche degli acquisti sul comparto bancario, con l’indice che chiude in rialzo dell’1,8% a fronte del +3% di quello europeo. Il settore è stato supportato anche dalle attese positive del mercato sulle trimestrali ormai imminenti.
Tra i titoli principali Ubi termina con uno scatto del 5,9% grazie anche della conferma del giudizio ‘outperform’ di Mediobanca con target price a 4,7 euro. La banca guidata da Victor Massiah gode di grande considerazione tra gli investitori, come testimoniato dalla performance da inizio anno (+62,7%).
In evidenza Intesa Sanpaolo (+1,8%) che si avvantaggia anche dell’innalzamento del target price da 2,9 euro a 3,15 euro da parte di Jefferies. Si segnala che la banca guidata da Carlo Messina dovrebbe selezionare a breve la short list per la cessione di un pacchetto di 1,35 miliardi di crediti problematici.
Bene anche Unicredit (+1,5%) le cui azioni sono giudicate tra le più affidabili dal mercato anche per merito della strategia di rilancio messa in atto dall’Ad Jean Pierre Mustier.
Banco Bpm termina con un rialzo dello 0,7% con la banca alle prese con la riorganizzazione del private banking, del corporate finance e dell’asset management, su cui potrebbero emergere novità a breve. In particolare, Banca Akros dovrebbe diventare il fulcro del corporate finance, Banca Aletti del private banking, mentre va avanti l’ipotesi di integrazione tra Aletti Gestielle Sgr e Anima.
Arretra invece Bper (-0,3%) anche a causa del downgrade da ‘buy’ a ‘hold’ da parte di Kepler Chevreux con target price abbassato da 5,90 euro a 5 euro.
Tra le Mid Cap si mette in luce Credem (+3,2%) anche per merito delle aspettative positive sul secondo trimestre 2017.
Tra le Small Cap Creval chiude a +1,9% grazie anche alla conferma da parte dell’Ad Mauro Selvetti di ridurre l’esposizione lorda complessiva della banca sui deteriorati al 18% entro il 2018.
Carige arretra dell’1,8% penalizzato dalle prese di profitto dopo il rally dell’ultimo mese. Il board dell’istituto ligure ha nominato il nuovo responsabile della divisione che si occuperà della gestione degli npl e che rappresenta un ulteriore passo avanti per ridurre l’esposizione negli npl. Inoltre, la banca sta portando avanti il dossier relativo alla cessione degli asset non considerati più core.