Chiusura contrastata per le borse europee, penalizzate nel finale dall’andamento incerto di Wall Street e dall’inversione di rotta del petrolio. Hanno archiviato le contrattazioni in ribasso il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), mentre ha resistito sulla parità il Ftse 100 di Londra. In controtendenza, infine, Milano, con il Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,3% a 21.487 punti.
Dopo un avvio sopra la parità, gli indici americani si sono portati in territorio negativo ad eccezione del Dow Jones, che si mantiene su nuovi record. Nel pomeriggio ha virato al ribasso anche il petrolio, reduce dal forte rialzo della scorsa ottava, con il Brent (-0,3%) a 52,4 dollari e il Wti (-0,5%) a 49,5 dollari.
Le quotazioni del greggio restano comunque ben intonate per chiudere luglio con la miglior performance mensile del 2017, dopo la notizia della scorsa settimana di un meeting tecnico tra i Paesi produttori. A ciò si aggiungono le tensioni tra Usa e Venezuela, con Washington che si prepara a imporre nuove sanzioni all’industria petrolifera del Paese latino, anche se un embargo alle importazioni per ora non è sul tavolo.
A pesare sui listini continentali ha contribuito inoltre l’ulteriore impennata dell’euro, con il cambio sul dollaro giunto a un soffio da quota 1,18 in area 1,179. In mattinata, sono stati pubblicati i dati preliminari di luglio dell’inflazione dell’Eurozona, rimasta invariata rispetto a giugno al +1,3% su base annua. Il dato core ha mostrato però una leggera accelerazione al +1,2%, che, secondo alcuni operatori, se dovesse confermarsi anche nelle prossime letture, potrebbe fornire alla Bce più spazio per manovre restrittive.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si porta sui minimi del 2017 in area 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo di circa 3 basis point al 2,09 per cento.
Tornando a Piazza Affari, in evidenza YNAP (+3,1%), che ha chiuso con la miglior performance del Ftse Mib. Bene anche TELECOM ITALIA (+1,9%) e le utilities ITALGAS (+2%), su cui è intervenuta Mediobanca riavviando la copertura dell’azione con raccomandazione ‘outperform’ e target price a 5 euro, e A2A (+1,4%) in scia alla trimestrale.
Senza direzione precisa i bancari con BPER (-1,1%) e UNICREDIT (-0,7%) in ribasso, mentre hanno chiuso in positivo INTESA (+0,3%), UBI (+0,9%) e BANCO BPM (+0,4%).
Nuove prese di profitto, dopo i massimi storici toccati la scorsa settimana, su FERRARI (-0,7%), nonostante la doppietta delle Rosse al Gp di Budapest. Vendite anche su LEONARDO (-1,9%) e TENARIS (-1,6%), mentre la peggiore del listino principale risulta LUXOTTICA (-3,3%), ancora penalizzata dal taglio della guidance 2017 operato venerdì da Essilor.