Nei primi sei mesi del 2017 Risanamento ha riportato ricavi consolidati pari a 1,3 milioni, in contrazione del 61,8% rispetto al pari periodo 2016, che aveva beneficiato, però, della vendita del fabbricato sito ad Amiens in Francia per 2,1 milioni.
Nel periodo in esame i costi operativi si sono ridotti dell’8,5%, passando da 9,5 milioni del periodo gennaio-giugno 2016 a 8,7 milioni dei primi sei mesi del 2017.
Dinamiche che si riflettono sull’ulteriore peggioramento del deficit operativo lordo e netto, con Ebitda a 6,5 milioni (5,8 milioni nel 2016) e un Ebit a 7,4 milioni (7 milioni nel 2016), in presenza di ammortamenti sostanzialmente stabili.
La gestione finanziaria consuntiva con oneri netti in calo del 3,2% a 6,4 milioni, mentre quella straordinaria riporta un saldo positivo di 3,2 milioni, di cui 1,5 milioni attribuibile alla vendita di un bene effettuata dalla controllata Msg Residenze.
Proventi questi ultimi che consentono una riduzione della perdita netta a 9,6 milioni, dai 13,9 milioni dello stesso periodo del 2016.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 660 milioni, in aumento di 12 milioni rispetto a fine 2016, a fronte di un patrimonio netto diminuito a 182 milioni (191,5 milioni a fine 2016).
Al 30 giugno 2017, il patrimonio immobiliare complessivo a valori di carico è pari a 911,2 milioni.
Il Gruppo proseguirà nella valorizzazione delle proprietà di immobili “trading” e di “reddito” presenti in portafoglio e si focalizzerà nello sviluppo dell’iniziativa immobiliare di Milano Santa Giulia. Si ricorda che, per quest’ultima, è stata costituita una joint venture con l’australiana Lendlease per i Lotti Sud, mentre per i Lotti Nord è stata prorogato fino al prossimo 31 ottobre il periodo di esclusiva con la stessa società australiana.