Le borse continentali proseguono la seduta in positivo, sostenute anche dall’avvio in rialzo di Wall Street, con il Dow Jones che mette nel mirino quota 22.000 punti. Intorno alle 15:45 avanzano il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%) e il Dax di Francoforte (+1%), mentre il Ftse Mib di Milano (+0,2%) si attesta poco sopra la parità.
Particolarmente ricca l’agenda macro odierna, che ha visto la diffusione degli indici Markit Pmi manifatturieri dell’Eurozona e di Germania, Francia, Regno Unito e Italia, ma soprattutto la lettura preliminare del Pil del secondo trimestre dell’Eurozona.
Quest’ultimo ha segnato su base congiunturale un +0,6% in linea con le attese, mentre la crescita del primo trimestre è stata rivista al ribasso di un decimo di punto percentuale al +0,5 per cento. Su base tendenziale, invece, il Pil ha mostrato un’accelerazione in linea al consensus al +2,1% dal +1,9% della rilevazione precedente.
Negli Stati Uniti, invece, i redditi personali sono rimasti invariati, decelerando rispetto al +0,3% di giugno e deludendo le attese degli analisti pari a un +0,3 per cento. In linea con il consensus, invece, le spese personali, cresciute dello 0,1% rispetto al +0,2% della rilevazione precedente.
Intanto, l’euro si mantiene sui massimi di oltre due anni nei confronti del dollaro, oltre la soglia di 1,18. Biglietto verde ancora debole anche nei confronti dello yen, con il cambio a 110,4, mentre la sterlina si porta a 1,323 sul dollaro e a 0,893 nei confronti dell’euro, dopo i dati migliori del previsto sull’attività manifatturiera di luglio in Gran Bretagna.
Ancora ben intonato il mercato obbligazionario, con il rendimento del Btp in calo di circa 2 basis point al 2,07%, separato da uno spread con il Bund in area 154 punti base.
A Piazza Affari riprende a correre, in attesa della trimestrale in uscita domani, FERRARI (+3,4%) che secondo Bloomberg starebbe considerando di aggiungere un ‘utility vehicle’ a quattro posti per raddoppiare gli utili nel 2022.
Acquisti anche su BUZZI (+1,5%) e sulle utilities ITALGAS (+1,7%), TERNA (+1%) e SNAM (+1,3%). Quest’ultima ha firmato un Memorandum of Understanding con Albgaz, l’operatore infrastrutturale del mercato gas in Albania, finalizzato a sviluppare ambiti di collaborazione a supporto dell’avvio e dello sviluppo del sistema infrastrutturale che verrà gestito dalla società albanese, in connessione alla metanizzazione prevista con l’arrivo del gasdotto Tap nel Paese.
In flessione INTESA (-1,4%) dopo i conti, così come FERRAGAMO (-0,9%) all’indomani della pubblicazione dei risultati del secondo trimestre, mentre oggi si riunisce il cda di GENERALI (+0,6%).
Ben intonati i petroliferi SAIPEM (+0,8%) ed ENI (+1,1%), in scia al rialzo del greggio. Rallenta FCA (+0,2%) dopo la diffusione dei dati di luglio sulle immatricolazioni negli Stati Uniti, che hanno segnato un calo del 10 per cento. Sottotono, infine, YNAP (-1,5%), dopo il balzo di ieri e MONCLER (-1,4%).