Telecom – Salgono i ricavi (+7,4%) e migliora la marginalità nel 1°sem. 2017

La compagnia telefonica nel primo semestre 2017 conferma il recupero sia del business domestico sia in Brasile. Il giro d’affari è aumentato del 7,4% a 9,8 miliardi e l’Ebitda è salito a 4,1 miliardi (+10,4%). L’Ebit segna un progresso del 10,9% a 1,9 miliardi (+9,6% l’Ebit adjusted). L’utile netto di pertinenza cifra in 0,6 miliardi rispetto al miliardo di un anno prima. In termini omogenei l’utile risulta superiore di oltre 100 milioni. L’indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 25,1 miliardi, in diminuzione di 15 milioni rispetto a fine 2016.

Nella prima metà dell’anno in corso i ricavi del gruppo si sono portati 9,8 miliardi, in aumento del 7,4 per cento. In termini organici la crescita sarebbe stata del 3,2 per cento.

Positivo l’andamento in Brasile (+2,9% crescita organica a 2,3 miliardi) sostenuto dai ricavi del fisso, mentre conferma il progresso la Business Unit Domestic (77% del totale), riportando i ricavi in aumento del 3,3% a 7,5 miliardi. Quest’ultima beneficia del miglioramento delle performance commerciali sia nel comparto fisso sia in quello mobile; in particolare l’Arpu (ricavi per singolo cliente) del fisso è in crescita di 2 euro/mese sul totale costumer base e di 3 euro/mese su clienti broadband. Contestualmente continua la riduzione delle linee perse ed entro fine anno è prevista la stabilizzazione.

Sul fronte dei margini, l’Ebitda sale del 10% a oltre 4 miliardi, con una marginalità al 42,1% (41% a fine giugno 2016), mentre l’Ebitda adjusted al netto di oneri non ricorrenti per complessivi 95 milioni (91 milioni a fine giugno 2016) segna uno sviluppo del 7%, con un’incidenza sui ricavi del 43,1% (41,5% al 30/6/16). Tale andamento riflette i benefici derivanti dalle azioni di “cost recovery plan” avviate nel secondo trimestre 2016 dalla Business Unit Domestic e nel terzo trimestre 2016 dalla Business Unit Brasile.

L’Ebit pari a 1,9 miliardi aumenta del 10,9%, con un’incidenza sui ricavi del 19,1% (18,5% nel primo semestre 2016) e, anche in questo caso, se si escludono gli oneri non ricorrenti pari a 96 milioni (82 milioni nel 2016), l’Ebit adjusted segnerebbe un rialzo del 9,6%, con una marginalità al 20,1% (18,9% nel 2016).

L’utile del primo semestre 2017 attribuibile ai soci si attesta così a 596 milioni, dagli 1,02 miliardi del corrispondente periodo 2016, e sconta oneri netti non ricorrenti per 173 milioni. Escludendo le partite non ricorrenti nonché, nel primo semestre 2016, partite meramente valutative, risulterebbe superiore di oltre 100 milioni rispetto a quello dello stesso periodo del 2016.

La società presenta un indebitamento finanziario netto consolidato rettificato pari a 25,1 miliardi che, oltre a comprendere le attività finanziarie non correnti, storna la valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie pari a 624 milioni (836 milioni a fine nel 2016). L’indebitamento finanziario netto rettificato registra una riduzione di 15 milioni rispetto a fine 2016, per effetto della positiva dinamica operativa, che ha garantito la copertura del fabbisogno connesso in particolare al pagamento di dividendi per 218 milioni.