Nella giornata di domani, la multi-utility guidata da Massimiliano Bianco pubblicherà i risultati del periodo aprile-giugno dell’anno in corso.
Sulla base delle stime di consensus, l’Ebitda del 2° trimestre del 2017 è previsto a 175 milioni di euro. Si tratterebbe di una riduzione dell’1,7% su base annua sulla scia dell’attesa contrazione della produzione idroelettrica, i cui effetti negativi non saranno compensati dall’aumento del margine operativo lordo nei business regolati, acqua inclusa che dovrebbe beneficare di un aumento delle tariffe. Più sostenuta la flessione del risultato operativo su base annua e pari al -6,4%, anche perché gli analisti si aspettino un aumento del 2,9% rispetto al 2° trimestre del 2016 della voce ammortamenti e accantonamenti.
Il conto economico di Iren nel trimestre in esame dovrebbe chiudersi, sulla base del Consensus raccolto, a 40,4 milioni, in flessione del 12,6% rispetto al periodo aprile-giugno del 2016, nonostante il minor carico fiscale a seguito del taglio dell’Ires al 24% dal 27,5% dello stesso trimestre del 2016.
Sul fronte dello stato patrimoniale, la multi-utility quotata dovrebbe registrare al 30 giugno 2017 un indebitamento finanziario netto di 2,4 miliardi, in lievissima flessione rispetto a fine 2016, nonostante il pagamento dei dividendi. Nel 2° trimestre del 2017, gli investimenti sono attesi in aumento del 12,6% su base annua.