Borse europee in flessione, nonostante l’avvio positivo di Wall Street. Il Dow Jones infatti ha superato per la prima volta quota 22.000 punti trascinato da Apple, dopo i conti diffusi ieri sera dal colosso di Cupertino. Nel Vecchio Continente, intorno alle 16:00, il Cac 40 di Parigi è invariato mentre scambiano lievemente sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse Mib di Milano (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati Adp sul mercato del lavoro americano, che precedono il report del Bureau of Labour, in uscita venerdì. Il numero dei nuovi occupati non agricoli dello scorso mese si è attestato a 178 mila unità, a fronte delle 191 mila di giugno (dato rivisto al rialzo da 158 mila), deludendo le attese degli analisti che prevedevano una lettura pari a 190 mila unità.
Si attendono ora i non farm payrolls di venerdì che, laddove risultassero anch’essi sotto le aspettative, potrebbero ulteriormente allontanare il prossimo rialzo dei tassi previsto per dicembre.
Intanto, il dollaro resta debole nei confronti dell’euro, con il cambio sui minimi di oltre due anni in area 1,183, mentre risale leggermente il dollaro/yen a 110,6.
Sull’obbligazionario, invece, il rendimento del Btp torna al 2,01%, riportando lo spread con il Bund in area 153 punti base.
Tornando a Piazza Affari, avanza GENERALI (+2,5%) dopo la pubblicazione dei conti, seguita da MEDIASET (+1,7%), MEDIOBANCA (+1,6%) e STM (+1,7%) che beneficia dei risultati oltre le attese di Apple.
Scivola in fondo al listino FERRARI (-4,6%), che ha archiviato il periodo aprile-giugno con ricavi sostanzialmente in linea al consensus, battendo però leggermente le attese a livello di margini operativi. Il titolo, però, sconta soprattutto i rialzi delle ultime sedute.
In frazionale rialzo ATLANTIA (+0,4%), che ha approvato l’aumento di capitale da 3,8 miliardi per l’opas su Abertis. Dall’operazione, secondo Castellucci, il Gruppo stima una crescita potenziale dei dividendi del 30% a partire dal primo anno, in aggiunta all’attuale politica dei dividendi.
Ancora debole FERRAGAMO (-2,8%), mentre FCA (-1,4%) risente dei dati non brillanti sulle immatricolazioni di luglio. In recupero dai minimi intraday i petroliferi SAIPEM (-0,5%) ed ENI (+0,4%) mentre resta arretrata TENARIS (-1,3%) in attesa del report ufficiale dell’Eia sulle scorte settimanali statunitensi. Nel frattempo, Wti e Brent scambiano poco mossi rispettivamente a 49,2 e a 51,9 dollari al barile.