Il Ftse Mib archivia in lieve rialzo (+0,6%) la seduta di martedì, in cui l’attenzione degli investitori si è concentrata ancora sui risultati corporate e sui dati macro, con il Pil dell’Eurozona e i Pmi manifatturieri di diversi Paesi.
Debole il comparto IT di Piazza Affari con il Ftse Italia Tecnologia che chiude a -0,2% sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,9%).
La big cap Stm chiude in flessione dello 0,4% rallentando il passo dopo i recenti rialzi innescati dai conti.
Ancora ben intonata la mid cap Reply (+0,9%) dopo il balzo di ieri (+8,3%) in scia ai risultati del secondo trimestre diffusi venerdì. Da segnalare che Banca Akros ha migliorato il giudizio sul titolo da “neutral” ad “accumulate”, elevando il target price a 183 euro dal precedente prezzo obiettivo di 150 euro.
Fra le small cap spicca Exprivia (+12,2%) che si è aggiudicata una commessa da 5,3 milioni per gestire i sistemi ERP dell’area AFC di Poste Italiane. Inoltre la società ha deliberato la fusione per incorporazione delle società controllate al 100% Exprivia Digital Financial Solution, Exprivia Healthcare IT ed Exprivia Telco & Media.
Da segnalare che il Cda di Tiscali (-0,2%) ha fissato a 0,0376 euro il prezzo delle azioni da emettere nell’ambito dell’aumento di capitale riservato da 13 milioni. Nel frattempo la società ha diffuso i dati periodici sulla pfn, che hanno evidenziato un incremento dell’indebitamento finanziario netto a 186,4 milioni a giugno.
Sul Nyse vola Igt dopo i conti del secondo trimestre, che hanno battuto le attese in termini di ricavi (1,22 miliardi di dollari) ed Ebitda adjusted (424 milioni). Sopra le stime anche la guidance dell’Ebitda adjusted per il full year, confermata nell’intervallo fra 1,60 e 1,68 miliardi.