Seconda seduta della settimana da incorniciare per il Ftse Italia Servizi Pubblici che, grazie al fondamentale contributo di quasi tutte le Big Cap, è riuscito a portare a casa un rialzo dell’1,3% rispetto alla già positiva (+0,5%) chiusura di lunedì pomeriggio. Per la seconda volta consecutiva il paniere tricolore del comparto utility e delle rinnovabili ha registrato una performance migliore rispetto a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (+0,6%), mentre ieri non è riuscito a fare meglio dello Stoxx Europe Utilities che ha concluso le contrattazioni in rialzo dell’1,4 per cento.
Anche ieri un spinta importante all’andamento del Ftse Italia Servizi Pubblici è arrivata dalla forte flessione dei rendimenti sui governativi europei, soprattutto dei Paesi Periferici, su tutte le scadenze mentre sul fronte trimestrali ieri c’è stata una pausa prima della pubblicazione degli ultimi risultati da parte di alcune Mid Cap e Small Cap.
Nel segmento delle Big Cap, ancora acquisti su Italgas (+2%) che ha beneficiato della decisone degli analisti di SocGen di rivedere al rialzo il giudizio a Buy dal precedente Hold, procedendo anche a migliorare il target price a 5,12 euro dal precedente prezzo obiettivo di 4,80 euro.
Denaro anche su Enel (+1,3%) che ieri ha annunciato che, attraverso la controllata Enel Finance International N.V., acquisterà per cassa l’intero ammontare di un prestito obbligazionario pari a 1,75 miliardi di dollari statunitensi emesso dalla stessa Enel Finance International N.V. e garantito da Enel. Si tratta di un’operazione effettuata nel contesto della strategia di ottimizzazione della struttura delle passività del colosso elettrico italiano mediante una gestione attiva delle scadenze e del costo del debito.
In evidenza anche Snam (+1,3%) che lunedì pomeriggio aveva annunciato di aver firmato un Memorandum of Understanding con Albgaz, l’operatore infrastrutturale del mercato gas in Albania, finalizzato a sviluppare ambiti di collaborazione a supporto dell’avvio e dello sviluppo del sistema infrastrutturale che verrà gestito dalla società albanese, in connessione alla metanizzazione prevista con l’arrivo del gasdotto Tap nel Paese.
Nell’ambito delle Mid Cap, tornano gli acquisti su Erg (+1,8%) nell’attesa della pubblicazione dei conti del 2° trimestre del 2017 che è prevista per il 9 agosto. Ancora acquisti su Iren (+1,7%) nella seduta che ha preceduto l’incontro di oggi tra il sindaco di Torino e il nuovo primo cittadino di Genova nel capoluogo ligure. A trainare i corsi dei titoli del gruppo guidato da Massimiliano Bianco la convinzione che i due sindaci, che attraverso Finanziaria Sviluppo Utilities (controllata pariteticamente dal Comune di Torino e dal Comune di Genova) detengono il 35,96% del capitale ordinario di Iren, discuteranno del ruolo e delle strategie di sviluppo del gruppo quotato. Secondo alcune indiscrezioni, i vertici dei due enti locali potrebbero decidere di sciogliere Finanziaria Sviluppo Utilities con l’ipotesi di collocare poi quote sul mercato, ricordando che con il nuovo patto di sindacato sottoscritto nel maggio 2016, l’obbligo per gli azionisti pubblici di Iren di detenere almeno il 51% delle azioni Iren è stato superato a seguito dell’introduzione del cosiddetto voto maggiorato.
Tra le Small Cap, da segnalare il rialzo delle quotazioni di TerniEnergia (+2,6%), mentre tra i peggiori figurano Acsm-Agam (-1,5%) e K.R. Energy (-2,0%).