Astaldi chiude il secondo trimestre 2017 con i principali aggregati economici in crescita e confermando la guidance di fine anno. Il fatturato ammonta a 853 milioni (+11,1% a/a). L’Ebitda, pari a 129 milioni, cresce del 18,5%, con la redditività al 15,2 per cento. L’Ebit adjusted si fissa a 114,8 milioni (+35,4% a/a). L’indebitamento finanziario netto è a 1.272 milioni.
Astaldi chiude il secondo trimestre 2017 con ricavi e utili operativi in crescita. L’indebitamento finanziario netto invece è in live incremento sul periodo precedente. Confermata la guidance di fine anno.
Il portafoglio ordini totale è pari a 27 miliardi, di cui oltre 18 miliardi riferiti al portafoglio in esecuzione e i restanti 8,5 miliardi a opzioni commerciali e primi classificati. In linea con il piano strategico, il dato di periodo accoglie 1,6 miliardi di decremento nel comparto concessioni collegato al programma di dismissione ed i primi positivi effetti della conversione del portafoglio concessioni in attività O&M. I nuovi ordini ammontano a 1,8 miliardi, con un book to bill ratio pari a 1,3 volte.
Il fatturato cresce del 11,1% a 853 milioni, di cui una parte legata ai primi esiti della diversificazione nel comparto Operation & Maintenance (O&M). In particolare il contributo principale alle vendite viene dalla Turchia, Italie e Cile
L’Ebitda è pari a 129 milioni (+18,5% a/a), e la redditività si fissa al 15,2% (+90 punti base). L’Ebit adjusted ammonta a 114,8 milioni (+35,4% a/a) e il Ros si colloca al 13,5 per cento. L’utile netto (soci) ammonta a 33 milioni, in rialzo del 378,4% a/a, dai 7 milioni del pari periodo del 2016.
L’indebitamento finanziario netto nel periodo è pari a 1.272 milioni, e si confronta con i 1.089 del 2016 e 1.374 del pari periodo dello scorso anno. Il confronto rispetto ai valori registrati a dicembre evidenzia gli effetti della tradizionale stagionalità del periodo, in parte mitigata dagli esiti della efficace azione di contenimento del capitale circolante gestionale. Il dato di periodo accoglie inoltre i positivi effetti derivanti dal programma di asset disposal: l’incasso lordo relativo a queste cessioni complessivamente ammonta a 117 milioni, con un impatto sulla posizione finanziaria netta di soli 77 milioni (in quanto gli shareholder loan collegati alle iniziative cedute risultano già ricompresi nell’ambito della posizione finanziaria netta). Il beneficio derivante dalle cessioni è stato compensato dal minore flusso di cassa derivante da alcuni progetti di costruzione all’estero (Turchia, Romania, Algeria), atteso comunque per il 2° semestre e dall’effetto del consolidamento dell’Ospedale dell’Angelo di Venezia-Mestre che ha appesantito la posizione finanziaria netta di circa 20 milioni. Il debt/equity ratio è pari a 1,66 volte.