La multinazionale italiana del cemento archivia il primo semestre 2017 con ricavi a 1.353,8 milioni (+7,3% a/a), in linea con le attese del mercato a 1.361 milioni. Al netto delle variazioni nei tassi di cambio e di perimetro, il fatturato sarebbe cresciuto del 4,6 per cento. Per quanto riguarda i volumi, le vendite di cemento realizzate dal gruppo nei primi sei mesi del 2017 hanno registrato un incremento del 2,3% rispetto all’analogo periodo del 2016, attestandosi a 12,5 milioni di tonnellate. Le variazioni sono state favorevoli o neutrali in tutti i mercati di presenza, ad eccezione di Russia e Stati Uniti, che hanno chiuso con una contenuta flessione.
L’Ebitda si fissa a 241,1 milioni, in crescita del 8,4%, ma sotto le attese del 5,3 per cento. La redditività rimane stabile al 17,8 per cento. Il dato del primo semestre è stato penalizzato da oneri non ricorrenti per 4,5 milioni (erano proventi netti per 3,2 milioni nello stesso periodo del 2016). Al netto di tali importi, il margine operativo lordo del primo semestre 2017 sarebbe aumentato di 26,3 milioni (+12,0%). L’Ebit cresce a 132,5 milioni (+2,8% a/a), sotto le attese degli analisti circa del 12 per cento. Infine l’utile si fissa a 117,6 milioni (+30,3% a/a).
Cala anche l’indebitamento finanziario rispetto al 31 dicembre 2016. Il flusso di cassa riferito al semestre è risultato di 227,9 milioni, in confronto a 185,0 milioni nel corrispondente periodo 2016.
Guidance invariata. Pertanto, per l’intero esercizio 2017, il management prevede che il margine operativo lordo ricorrente possa esprimere una variazione favorevole rispetto all’esercizio precedente compresa tra il 5% ed il 10%, con buone probabilità di attestarsi vicino al limite superiore dell’intervallo.