Chiusura positiva per le borse europee, che hanno accelerato nel finale nonostante la pausa di consolidamento di Wall Street. Unica nota stonata il Dax di Francoforte (-0,2%), il più penalizzato dalla forza dell’euro.
A Milano, invece, il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in positivo dell’1% a 21.793 punti, con l’attenzione sempre rivolta alle trimestrali e in particolare ai conti brillanti di Unicredit.
In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%), che ha beneficiato del tonfo della sterlina dopo le indicazione fornite dalla Bank of England.
L’istituto di Londra ha mantenuto invariati i tassi di interesse, abbassando inoltre le stime di crescita per il 2017 e per il 2018, complice l’incertezza legata alla Brexit.
Ancora in rialzo l’euro nei confronti del dollaro a 1,1885, beneficiando anche dei dati nel complesso positivi sul settore terziario dell’Eurozona, con la pubblicazione in mattinata degli indici Pmi servizi di luglio.
Diffuso inoltre il rapporto mensile della Bce, da cui è emerso come l’espansione economica della zona euro si stia rafforzando, seppure parzialmente frenata dalla lenta attuazione delle riforme strutturali, con la ripresa che potrebbe essere superiore alle attese.
A Francoforte resta inoltre la fiducia sulla graduale convergenza dell’inflazione verso il target del 2%, anche se al momento non si è ancora assistito a un crescita dei prezzi più vigorosa, portando l’Eurotower a mantenere l’impegno ad aumentare entità e durata del Qe in caso di necessità.
Tra le materie prime, bene il petrolio, con il Brent (+0,8%) a 52,8 dollari e il Wti (+0,4%) a 49,8 dollari, mentre sull’obbligazionario il rendimento del Btp scende sotto la soglia del 2%, separato da uno spread con il Bund in area 152 punti base.
Tornando a Piazza affari, in luce soprattutto UNICREDIT (+7,2%), che vola del dopo la pubblicazione dei risultati, trascinando al rialzo anche gli altri titoli del comparto bancario.
I conti trimestrali hanno premiato anche BUZZI (+1,7%) e YNAP (+1,5%), mentre hanno penalizzato CAMPARI (-1,8%) e POSTE ITALIANE (-2,8%). In rimonta FERRARI (+2,3%) dopo il tonfo di ieri, beneficiando anche della revisione al rialzo da parte di Banca Imi del target price da 86 euro a 110,5 euro.
Forti vendite, infine, su TENARIS (-7,2%), affossata dall’outlook negativo fornito dal management, che si attende un redditività in calo nel secondo semestre.