Avvio debole per i listini europei dopo la chiusura poco mossa di Wall Street e la mattinata in territorio negativo delle borse asiatiche. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano resiste a +0,2%, unico indice positivo del Vecchio Continente, in area 21.600 punti. Perdono terreno invece il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%).
Dopo il nuovo record del Dow Jones oltre 22.000 punti e i lievi segni rossi di stamattina tra i listini orientali, gli investitori si concentrano ancora sui risultati corporate in attesa del report di domani sul mercato del lavoro.
Un dato che potrà dare un’effettiva valutazione sullo stato della crescita globale, fornendo indicazioni utili anche per capire se la Fed potrà alzare o meno i tassi un’altra volta entro fine anno. Un’ipotesi su cui alcuni membri della banca centrale statunitense, intervenuti ieri, si sono mostrati piuttosto cauti, trascinando il dollaro ai minimi di 2 anni con l’euro risalito fino a un picco di 1,19 per poi tornare a 1,185. Sostanzialmente invariato il cambio fra biglietto verde e yen, in area 110,7.
Sul fronte delle banche centrali la Bce pubblica il bollettino economico mensile, mentre la Bank of England si riunisce per aggiornare la politica monetaria. L’istituto britannico dovrebbe lasciare i tassi inalterati ma il governatore Mark Carney potrebbe utilizzare toni meno accomodanti nel proprio intervento trimestrale per commentare l’andamento dell’inflazione.
Tra le materie prime, il petrolio scambia in ribasso di oltre mezzo punto percentuale, dopo il recupero di ieri sera nonostante le scorte domestiche settimanali superiori al previsto. Wti e Brent scambiano rispettivamente in area 49,3 e 52 dollari al barile.
Sul fronte macro sono attesi, oggi, gli indici Markit Pmi servizi e composto di luglio di Italia, Francia, Germania e Regno Unito, oltre alle vendite al dettaglio dell’Eurozona. Negli Stati Uniti verranno rese note le nuove richieste di disoccupazione della settimana conclusa il 29 luglio, le richieste continue della settimana conclusa il 22 luglio e gli indici Markit Pmi servizi e composto di luglio.
Sull’obbligazionario, il rendimento del Btp riparte dal 2,015% con lo spread dal Bund in area 152 punti base.
A Piazza Affari sprint di UNICREDIT (+4,5%) che nel primo semestre del 2017 ha battuto nettamente il consensus, soprattutto in termini di utile netto.
Acquisti anche su FERRARI (+1,7%) che torna a correre dopo le prese di beneficio della seduta precedente innescate anche dalla mancata revisione al rialzo della guidance 2017, nonostante i risultati molto positivi.
Andamento opposto per TENARIS, sospeso subito dopo l’apertura per eccesso di ribasso dopo i conti del semestre. Sul titolo pesano soprattutto le aspettative di un aumento dei prezzi delle materie prime che potrebbe penalizzare la marginalità nel secondo semestre.
In ribasso dell’1,4% POSTE ITALIANE, che nel primo semestre ha riportato ricavi consolidati pari a 18 miliardi (+2% a/a) e un utile netto di 510 milioni (565 milioni nei primi sei mesi del 2016). In aumento le masse gestite ed amministrate, che insieme raggiungono i 500 miliardi.
Nella giornata odierna si riuniranno i cda per l’approvazione dei dati contabili di BUZZI UNICEM, MEDIOBANCA, UNIPOL, UNIPOLSAI e CAMPARI.