Utility – Il settore tira il fiato (-0,1%), balza Ascopiave (+4,7%) e Falck Renewables (+4,1%)

Dopo due sedute consecutive all’insegna degli acquisti, nella giornata di ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici è rimasto sostanzialmente invariato (-0,1%), facendo leggermente meglio sia del corrispondente indice settoriale europeo, cioè lo Stoxx Europe 600 Utilities (-0,2%), sia del principale paniere di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-0,2%).

Da ricordare che sempre ieri, con il voto finale del Senato sul testo uscito dalla Camera il cosiddetto “Ddl concorrenza” è diventato legge. Tra le norme contenute nel provvedimento, depositato in Parlamento circa tre anni fa e modificato anche per tenere conto di alcune segnalazioni dell’Antitrust, quelle relative alla liberalizzazione delle tariffe luce e gas che partirà dal luglio 2019. Su questo punto, il governo è convinto che la fine del regime di maggior tutela porterà benefici ai consumatori, mentre le associazioni dei consumatori ritengono che la nuova legge aumenterà i prezzi dell’energia a scapito dei cittadini e delle piccole e medie imprese.

Sul fronte dei rendimenti dei governativi europei, la giornata di ieri è stata caratterizzata da movimenti di assestamento dopo la decisione flessione registrata nel pomeriggio di martedì.

Nel segmento delle Big Cap, terza seduta consecutiva al rialzo per i titoli Italgas (+1,1%) che così rivedono quota 4,80, mettendo così nel mirino il massimo storico a 4,922 euro registrato lo scorso 1 giugno. Le azioni delle altre quattro società a maggiore capitalizzazione, invece, non hanno registrato variazione giornaliere di rilievo.

Tra le Mid Cap sotto i riflettori Ascopiave (+4,7%), il cui balzo sostenuto da volumi ben superiori alla media è avvenuto in assenza di notizie rilevanti. Debole Acea (-0,5%), le cui quotazioni non sembrano aver risentito dell’indiscrezione relativa al raggiungimento di un accordo con Open Fiber per portare la fibra ottica a Roma.

Nell’ambito delle azioni delle società a bassa capitalizzazione, cioè delle Small Cap, la migliore performance della seduta di ieri è stata portata a casa da Falck Renewables(+4,1%), sulla scia della decisione degli analisti di Equita e di Kepler Cheuvreux di confermare la loro raccomandazione positiva sul titolo (Buy per entrambi i broker) e rivedere al rialzo i rispettivi target price alla luce degli ottimi risultati trimestrali. In particolare, Equita ha limato al rialzo il prezzo obiettivo a 1,53 euro dal precedente 1,50 mentre Kepler Cheuvreux ha alzato a 1,50 euro dal precedente target price a 1,30 euro. Torna il denaro anche su Alerion Clean Power (+1,2%), più che recuperando quanto aveva perso nella giornata di martedì. Seduta da dimenticare, invece, quella di ieri per TerniEnergia (-3%) nell’attesa dei risultati trimestrali che saranno comunicati il 7 agosto.