Lo scivolone registrato dalle quotazioni dei titoli della società di raffinazione a partire dallo scorso 28 luglio, a seguito dell’annuncio della trimestrale e della guidance sull’intero esercizio 2017, sembra essersi arrestato poco sopra 1,80 euro, area da cui transita l’importante media mobile a 200 sedute.
Il movimento in esame, che finora ha implicato una perdita di valore delle azioni Saras di circa il 18% rispetto alla chiusura del 27 luglio a 2,22 euro, potrebbe proseguire nel caso di rottura al ribasso del supporto statico e dinamico posizionato a 1,80 euro. Il relativo deterioramento del quadro grafico di medio/lungo periodo, infatti, potrebbe aprire la strada verso un primo obiettivo ribassista a 1,76 euro, al di sotto del quale il successivo target è a 1,727. L’eventuale cedimento di questo livello potrebbe poi favorire un ulteriore aumento della pressione dei venditori in direzione del successivo supporto a 1,675 euro.
L’eventuale tenuta del sopracitato supporto a 1,80 euro (scenario tutt’altro che improbabile dopo il potente sell-off delle scorse sedute), al contrario, potrebbe favorire un rimbalzo in direzione della prima significativa resistenza a 1,88 euro. Il superamento di questo livello e un aumento dei volumi trattati potrebbe poi trasformare il rimbalzo in esame in un trend rialzista di breve periodo con un primo obiettivo in area 2 euro e un secondo a 2,036 euro.
Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 9 analisti fondamentali, è pari a 2,08 euro e quindi superiore di circa il 14% rispetto alle quotazioni attuali.
Quotazione di riferimento 1,82 euro
-1,1% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 1,80 euro;
-3,3% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 1,76 euro;
-5,1% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 1,727 euro;
-8,0% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 1,675 euro.
+3,3 è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 1,88 euro;
+4,7% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 1,905 euro;
+9,9% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 2,00 euro;
+11,9% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 2,036 euro.