Bper – Utile netto a 104,5 mln per le poste straordinarie nel 2Q 2017

Bper nel secondo trimestre 2017 registra un utile a 104,5 milioni (33,8 milioni nel pari periodo del 2016), sostenuto in particolare da 130,7 milioni di proventi non ricorrenti legati al badwill di Carife. Il margine di intermediazione diminuisce infatti del 6% a 500,5 milioni, influenzato dal dimezzamento dei profitti da trading a 25,9 milioni. Diminuiscono i costi (-5,6%) ma aumentano le rettifiche su crediti (+17% a 190 milioni). Ne consegue un risultato netto di gestione in calo a circa 9 milioni (-82,5%).

Nel secondo trimestre 2017, i proventi non ricorrenti netti per 75,2 milioni, comprensivi dei 130,7 milioni di proventi non ricorrenti legati al badwill di Carife, spingono l’utile netto a 104,5 milioni rispetto ai 33,8 milioni del pari periodo del 2016.

Il margine di intermediazione è diminuito del 6% a 500,5 milioni, in particolare per il dimezzamento dei profitti da trading a 25,9 milioni, in presenza di oneri non ricorrenti e per la riduzione del margine d’interesse (-3,9% a 282 milioni), scontando un restringimento della forbice dei tassi. Diversamente, sono rimaste pressoché stabili le commissioni nette a 181,9 milioni e sono cresciuti gli altri ricavi del 61,3% a 10,8 milioni.

I costi operativi sono diminuiti del 5,6% a 302 milioni, comprensivi di 191,6 milioni di spese per il personale (-5%), per l’uscita di un numero elevato di risorse e altri costi operativi per 110,5 milioni (-6,5%). Stabile il cost/income ratio al 60 per cento.

Ne consegue un risultato lordo di gestione sceso del 6,6% a 198,5 milioni.

Dopo maggiori rettifiche su crediti per 189,7 milioni (+17,1%), il risultato netto di gestione segna un forte calo a 8,9 milioni (-82,5%).

Gli oneri di sistema sono pari a 44,5 milioni composti da 35,9 milioni indirizzati al fondo Atlante e 8,6 milioni versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a fronte dell’intervento in Caricesena.

L’utile netto migliora anche grazie a un beneficio fiscale di 17,9 milioni.

In termini patrimoniali il Cet 1 si rafforza al 13,2% rispetto al 13,1% di fine marzo, mentre è in lieve flessione rispetto al 13,3% di fine 2016.

Gli impieghi netti alla clientela rimangono sostanzialmente stabili rispetto a fine 2016.

La raccolta complessiva, pari a 80 miliardi, è in calo dello 0,8% rispetto a fine 2016, con una diminuzione della raccolta diretta (-2,4%) e una crescita di quella indiretta (+1,7%). La raccolta netta gestita si è invece attestata a 1,2 miliardi.