Avvio incerto per i listini europei dopo la chiusura sui minimi intraday di Wall Street e la mattinata mista delle piazze asiatiche. Intorno alle 9:20 il Ftse Mib di Milano cede lo 0,2% in area 21.750 punti con BPER (+3,2%) in controtendenza dopo i conti. Perde terreno anche il Dax di Francoforte (-0,2%), mentre il Cac 40 di Parigi e il Ftse 100 di Londra viaggiano sulla parità e l’Ibex 35 di Madrid è a +0,1 per cento.
A frenare gli indici americani e asiatici hanno contribuito le ultime novità sul Russiagate. Il procuratore speciale Robert Mueller, che indaga sulle presunte interferenze russe nelle elezioni americane dello scorso novembre, ha infatti convocato a Washington un grand jury, una giuria di dodici membri di fronte alla quale i procuratori possono chiedere documenti, presentare prove e ascoltare testimoni sotto giuramento. Un passo formale che segna l’entrata nel vivo dell’indagine riguardante il presidente Donald Trump, aumentando l’incertezza intorno alla sua figura.
L’attenzione di oggi, però, si concentrerà prevalentemente sui dati macro relativi al mercato del lavoro americano, in particolare sui non farm payrolls, i nuovi impieghi nel settore non agricolo, e sul tasso di disoccupazione. Per quanto riguarda i primi, sono attese 180 mila nuove buste paga, mentre il secondo è stimato in lieve calo al 4,3 per cento.
Tali dati fungono da termometro dello stato di salute della prima economia mondiale e verranno interpretati soprattutto in chiave Fed, per capire se sia effettivamente possibile un ulteriore rialzo dei tassi di riferimento entro fine anno da parte della banca centrale a stelle e strisce.
Oltreoceano sono attesi anche i numeri di giugno sulla bilancia commerciale, mentre in Europa, dopo gli ordini alle fabbriche tedesche di giugno cresciuti più delle aspettative (+1% su base mensile), sono in programma le vendite al dettaglio dello stesso mese in Italia e la nota mensile sull’andamento dell’economia nazionale a luglio.
Nel frattempo, sul Forex, l’euro viaggia spedito oltre gli 1,188 dollari, mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta poco sopra quota 110.
Fra le materie prime, il petrolio scambia in frazionale ribasso dopo il calo di ieri che ha portato Wti e Brent rispettivamente a 48,9 e a 51,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp si posiziona in area 1,98%, dopo aver bucato al ribasso ieri la soglia dei due punti percentuali, mentre lo spread con il Bund resta stabile a 152 punti base.
A Piazza Affari balza in avvio BPER (+3,2%) dopo i risultati diffusi ieri sera, seguita da UNICREDIT (+0,7%), la migliore di ieri con un rialzo del 7% dopo i conti.
In lieve rialzo UNIPOL (+0,7%) e UNIPOLSAI (+0,3%), che hanno pubblicato la trimestrale in mattinata. Poco mossa MEDIOBANCA (-0,2%), che nel quarto trimestre 2016/17 ha riportato un utile netto di 136,3 milioni, ben superiore al consensus.
Ancora negative BUZZI (-1,3%) e CAMPARI (-1,6%), penalizzate dai risultati, mentre in giornata si riuniscono i cda di ATLANTIA (-0,3%), BANCO BPM (-0,4%) e UBI BANCA (-0,8%) per l’approvazione dei dati contabili. Prese di profitto su STM (-1,8%), in rialzo nelle ultime sedute in scia alla propria trimestrale e a quella di Apple.