Chiusura in rialzo per le borse europee, che accelerano nel finale beneficiando anche dell’impennata del dollaro sulla moneta unica dopo i dati oltre le attese sul mercato del lavoro Usa. A Milano il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in positivo dello 0,7% sfiorando i 22 mila punti, con Bper in evidenza in scia alla trimestrale. Bene anche il Cac 40 di Parigi (+1,4%), il Dax di Francoforte (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).
Pubblicato nel pomeriggio il report di luglio del Bureau of Labour, che ha evidenziato un incremento del numero degli occupati nel settore non agricolo per l’82esimo mese consecutivo. A luglio, infatti, l’economia statunitense ha creato 209 mila posti di lavoro rispetto ai 180 mila previsti dal consensus, mentre la rilevazione di giugno è stata rivista al rialzo da 222 mila a 231 mila unità.
In linea alle attese, invece, il tasso di disoccupazione al 4,3%, rispetto al 4,4% di giugno, che ha raggiunto i minimi del maggio 2001. Notizie positive, infine, sul fronte dei salari medi orari, un indicatore sull’andamento dell’inflazione, saliti dello 0,3% rispetto al +0,2% del mese precedente.
Dati che sembrano indicare un mercato del lavoro che ha raggiunto i livelli di piena occupazione, aprendo la strada alla Fed per iniziare il suo programma di riduzione del bilancio e avvicinando il rialzo dei tassi di interesse a dicembre.
Il primo a beneficiare della notizia è stato il dollaro, che si è riportato a 1,175 euro dai massimi di due anni e mezzo a 1,188. Biglietto verde in rimonta anche sullo yen, con il cambio a risalito a 110,9 dopo essere sceso nella notte sotto quota 110.
L’impennata della moneta americana ha penalizzato invece l’oro, tornato in area 1.255 dollari l’oncia, mentre resta ben intonato il petrolio, con il Brent (+0,5%) a 52,3 dollari e il Wti (+0,6%) a 49,3 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, dopo essere sceso sotto la soglia del 2%, il rendimento del Btp risale di circa 3 basis point al 2,01%, separato da uno spread con il decennale tedesco in area 153 punti base.
Tornando a Piazza Affari, brilla BPER (+6%) in scia ai buoni risultati trimestrali, che hanno visto un forte incremento dell’utile soprattutto grazie a proventi straordinari. Ancora in rialzo UNICREDIT (+0,4%) dopo il rally di ieri, mentre UBI (+0,2%) ha chiuso in rimonta dei minimi intraday dopo la diffusione dei conti.
Risultati trimestrali che premiano anche UNIPOL (+2,3%), mentre rimbalzano i titoli del lusso FERRAGAMO (+2%) e LUXOTTICA (+1,7%). Bene MEDIASET (+2%) e FINECO (+1,6%), quest’ultima in scia ai buoni dati sulla raccolta di luglio. Ancora debole, infine, CAMPARI (-1%) dopo i conti deludenti diffusi ieri.