Nel primo semestre dell’esercizio in corso Txt visto crescere solo i ricavi, mentre l’Ebit e l’utile netto hanno registrato una flessione rispetto ad un anno prima.
La società fornitrice di soluzioni software ha archiviato il periodo gennaio-giugno con ricavi per 36,1 milioni, in aumento dell’8,9% su base annua. Una dinamica determinata da una crescita organica del 3,7% e soprattutto dal contributo di Pace GmbH (acquisita e consolidata a partire dal 1 aprile 2016) pari a 1,9 milioni.
I ricavi di software per licenze, subscriptions e manutenzioni del semestre toccano quota 9 milioni, in crescita del 7,4%, mentre i ricavi da servizi si attestano a 27,1 milioni, in aumento del 9,4 per cento.
La divisione retail, che realizza il 50,4% dei ricavi consolidati e verrà ceduta entro fine ottobre alla statunitense Aptos per circa 85 milioni, ha registrato un fatturato di 18,2 milioni (+2,5% a/a).
I ricavi della divisione TXT Next, specialista di software nei settori Aerospazio, High-Tech e Finanza, sono stati pari a 17,9 milioni (49,6% del totale), in aumento del 16,2% su base tendenziale.
La quota di ricavi internazionali del gruppo è passata dal 56,7% del primo semestre 2016 al 59,1%, per un importo di 21,4 milioni (+13,5% a/a).
L’Ebitda del semestre si è fissato a 3,3 milioni, in flessione dell’1,8%, dopo costi non ricorrenti per circa 0,2 milioni per il piano di Stock Options 2017-2019. In calo anche l’Ebitda margin dal 10 al 9 per cento. Al netto di tali componenti straordinarie il margine operativo risulta in crescita del 3,3% a 3,4 milioni.
L’Ebit si è attestato a 2,6 milioni, in calo del 7,6% rispetto al primo semestre 2016 per effetto degli ammortamenti ordinari di Pace e della quota di ammortamento della proprietà intellettuale del software e portafoglio clienti di Pace, derivante dall’allocazione del costo dell’’acquisizione. La redditività lorda sui ricavi è pari al 7,1% rispetto al 8,4% nel primo semestre 2016.
Il semestre si è chiuso con un utile netto di 1,6 milioni, in diminuzione del 22,2% su base annua, anche per effetto di maggiori oneri finanziari (circa 300 mila euro a fronte di circa 160 mila) e imposte (0,7 milioni contro 0,6 milioni).
La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2017 è positiva (liquidità) per 5,5 milioni, rispetto ai 5,4 milioni al 31 dicembre 2016, con una generazione di cassa dal cash flow operativo del semestre che ha finanziato integralmente il pagamento del dividendo (3,5 milioni).