Nel primo semestre 2017 il gruppo consuntiva vendite in calo del 6% a 33,6 milioni, attestando l’Ebitda a 1,4 milioni (rispetto agli oltre 2 milioni del primo semestre 2016) e l’Ebit a 0,5 milioni (1,2 milioni a fine giugno 2016). L’utile netto si riduce a 5mila euro, dai 0,6 milioni del pari periodo 2016. Aumenta l’indebitamento a 8,2 milioni (6,1 milioni a fine 2016) per l’incremento del capitale circolante netto.
Il gruppo veneto chiude il primo semestre 2017 con un giro d’affari pari a 33,6 milioni, in calo del 6,1% rispetto all’analogo periodo del 2016. In particolare, le vendite del canale retail diretto (negozi monomarca Fedon), pari a 2,5 milioni, crescono del 13,2% anche grazie alle nuove aperture. A perimetro omogeneo il fatturato passa da 1,9 milioni a 1,8, essenzialmente a causa di eventi straordinari in alcuni importanti aeroporti nei quali sono in corso attività di ristrutturazione.
Le vendite del canale wholesale, destinato ai negozi di ottica e al circuito distributivo della pelletteria cifrano in 5,1 milioni (-15,8%). Particolarmente negativo l’andamento delle vendite del settore ottico (-24,6%) attribuibile a un riposizionamento della rete distributiva in corso, parzialmente compensata dalla crescita dei ricavi del settore Pelletteria (+55,2%), realizzata grazie ad un forte sviluppo della distribuzione in Corea, Giappone e Australia.
Nel periodo la rete, composta di flagship e shop in shop, si è arricchita di 4 nuovi punti vendita, a Torino, Padova, Foiano della Chiana (AR) e nell’aeroporto di Hong Kong. Nella seconda parte dell’anno si attendono ulteriori due aperture negli aeroporti di Madrid e Lione.
Le vendite derivanti da canale Oem (grandi e piccoli fabbricanti di occhiali) diminuisce a 26 milioni (27,5 milioni nel primo semestre 2016), a seguito del leggero rallentamento del mercato, con volumi più contenuti rispetto alle previsioni.
La flessione dei ricavi si riflette sull’Ebitda, fermatosi a 1,4 milioni, dagli oltre 2 milioni di un anno prima, attestando l’Ebit a 0,5 milioni (1,2 milioni del primo semestre 2016).
L’utile netto si riduce a 5 mila euro (0,6 milioni a fine giugno 2016) e recepisce, inoltre, oneri finanziari netti, passati da 0,3 milioni a 0,5 milioni, principalmente per le maggiori perdite nette su cambi connesse al cambio euro/dollaro.
A fine giugno l’indebitamento finanziario netto è pari a 8,2 milioni, in peggioramento rispetto ai 6,1milioni di fine 2016. Una variazione attribuibile all’aumento del capitale circolante netto, per 1,5 milioni e dal valore dei crediti ceduti pro-soluto al factor nel corso del 2017 e non ancora scaduti, che ammontano a oltre 10 milioni, rispetto ai 12,4 milioni di fine 2016.
Il management prevede un miglioramento dei risultati nella seconda parte dell’anno, sia per effetto delle ulteriori aperture di negozi monomarca Fedon, che per il lancio delle nuove collezioni di trolley da viaggio e dei nuovi modelli di borse da donna, nonché per alcune promettenti commesse di Luxury packaging destinate al settore della gioielleria e delle penne di lusso.