Venerdì 4 agosto chiusura in rialzo per le borse europee, con il Ftse Mib che ha terminato le contrattazioni in positivo dello 0,7% sfiorando i 22 mila punti, portando al 2,4% il rialzo delle ultime cinque sedute.
Tonico il Ftse Italia Media (+3,8%), che ha sovraperformato l’Euro Stoxx TMI Media in rialzo dell’1,1 per cento.
In evidenza nell’ottava Rcs, che ha messo a segno un progresso del 10,7%. La società guidata da Urbano Cairo per la prima volta dal 2008 ha registrato un risultato netto positivo, che nei primi sei mesi del 2017 si è espresso in 24 milioni. I ricavi netti consolidati segnano, su base annua, una flessione del 6,4% 471,7 milioni. L’Ebitda è più che raddoppiato a 69 milioni principalmente grazie all’impegno sulla riduzione dei costi, che ha portato benefici per 32 milioni, di cui 19 milioni in Italia e 12,8 milioni in Spagna. Confermati gli obiettivi 2017, tra cui l’Ebitda a circa 140 milioni, il risultato netto in crescita e flussi di cassa positivi.
Tra le Small Cap in evidenza Mondadori, che ha messo a segno un progresso del 9,8 per cento.
In coda Monrif (-2,5%), che ha comunicato i risultati del primo semestre 2017 del gruppo attivo nei settori editoriale, alberghiero e multimediale. I ricavi sono diminuiti a 78,6 milioni (83,7 milioni a fine giugno 2016), risentendo in particolare del calo di quelli editoriali (-6,7%) e pubblicitari (-4,7%), solo in parte compensati dai maggiori ricavi per servizi alberghieri (+5,1%). L’Ebitda adjusted si è fermato a 6,2 milioni (-25,5%), mentre la perdita finale è salita a 1,4 milioni da 0,7 milioni del pari periodo 2016. Migliorato l’indebitamento finanziario a 92,4 milioni, dai 95,7 milioni di fine 2016.
A seguire Poligrafici Editoriale, in calo del 7,3% risentendo dei risultati del primo semestre 2017, che riflettono le difficoltà del mercato editoriale. I ricavi consolidati hanno segnato un calo del 6,5% a 66,8 milioni, l’Ebitda adjusted si è ferma a 3,9 milioni (-38%) e l’Ebit adjusted a 0,5 milioni (2,8 milioni a fine giugno 2016). Il deficit finale è salito a 2,1 milioni (0,4 milioni nel pari periodo 2016), anche per il risultato negativo (1,8 milioni) delle attività destinate alla vendita. L’indebitamento finanziario netto è migliorato a 38,7 milioni (-7,1%) rispetto a fine dicembre 2016.