Technogym – Ebitda +20%, utile raddoppiato a 18,5 milioni nel 1H 17

Ricavi in aumento del 6,6% a 266,2 milioni nei primi sei mesi dell’esercizio, grazie soprattutto alla buona performance in nord America e Asia. Il lancio di nuovi prodotti, il miglioramento dei costi e l’efficienza operativa hanno poi consentito un balzo dell’Ebitda adjusted del 20% a 40,2 milioni, con una marginalità del 15,9% (+180 basis point). Più che raddoppiato l’utile netto a 18,5 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto aumenta a 109,6 milioni principalmente per effetto della stagionalità del business.

Nel primo semestre 2017 Technogym ha registrato una crescita dei ricavi del 6,6% a 266,2 milioni, mettendo a segno importanti risultati in nord America ed Asia, aree strategiche per lo sviluppo della società nel medio termine.

Nel dettaglio, l’Europa (esclusa l’Italia) ha segnato un +4,6% a 136 milioni, l’area Apac un +12,9% a 41,8 milioni, il nord America un +15,9% a 29,3 milioni e il sud America un +28,1% a 13,4 milioni. Crescita più contenuta in Italia (+1,2% a 23,3 milioni), mentre l’area Meia è stato l’unico mercato a segnare un andamento negativo (-6,3% a 22,5 milioni).

Per quanto riguarda il fatturato per canale di vendita, il canale Field Sales continua ad essere il segmento principale segnando un +7,4% a 184,5 milioni. Bene anche il canale Wholesale (+6,7% a 59,1 milioni), mentre l’Inside Sales (+1,6% a 20,2 milioni) è in fase di evoluzione in termini di piattaforma tecnologica. Il Retail, infine, ha registrato un -6,7% a 2,7 milioni, confermando il peso marginale nel modello di business data la funzione di showroom a supporto degli altri canali di vendita.

A livello di gestione operativa, l’ottimizzazione dei costi e il miglioramento del mix prodotto ha consentito un più che proporzionale incremento dei margini rispetto all’aumento dei ricavi. L’Ebitda adjusted è salito del 20% a 42,2 milioni, portando l’incidenza sui ricavi al 15,9% (+180 basis point), grazie soprattutto all’incremento della marginalità a fronte dell’aumento dei volumi di vendita, al lancio di nuovi prodotti e alla razionalizzazione delle attività industriali. L’Ebit adjusted è balzato del 28,1% a 29,3 milioni, con un ros dell’11% (+190 basis point).

La forte performance operativa, inoltre, ha portato il gruppo a chiudere il semestre con un utile più che raddoppiato a 18,5 milioni, beneficiando anche della diminuzione del tax rate dal 45,2% al 30,2 per cento.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2016, è aumentato di circa 31,6 milioni a 109,6 milioni, principalmente per effetto della stagionalità del business.