Nel primo semestre 2017 Unipol Gruppo Finanziario (Ugf) ha contabilizzato premi netti consolidati per 6,3 miliardi, in contrazione del 32,9% rispetto al pari periodo 2016. L’andamento risente della diminuzione della raccolta vita (-47,7% a 2,3 miliardi) e della sostanziale stabilità di quella danni (+0,4% a 4 miliardi). Il periodo si chiude con una perdita netta di 390 milioni, scontando rettifiche nette per 780 milioni legate alla ristrutturazione della controllata Unipol Banca.
Nel periodo gennaio-giugno 2017 la raccolta assicurativa a livello consolidato di Unipol Gruppo Finanziario (Ugf) si attesta a 3,2 miliardi, segnando una contrazione del 25% rispetto al pari periodo 2016. Di questo importo 5,1 miliardi fanno riferimento alla controllata UnipolSai.
Nel dettaglio, la raccolta premi riferita al ramo vita è pari a 2,3 miliardi (-47,7% rispetto al primo semestre 2016). La riduzione è ascrivibile in gran parte alla politica commerciale adottata dalla compagnia bolognese, volta a contenere la produzione di polizze tradizionali non particolarmente profittevoli, nell’attuale contesto di bassi tassi d’interesse, per focalizzarsi verso un’offerta su prodotti multiramo e linked.
Dal lato del segmento danni, la raccolta è rimasta stabile a 4 miliardi. Nello specifico, la flessione del ramo auto (-2,6% a 2,2 miliardi) è stata compensata dalla crescita di quello non auto (+4,1% a 1,8 miliardi). Il Combined ratio è pari al 97,1%, in crescita rispetto al 94,7% dello stesso periodo 2016.
Il risultato economico del settore bancario è stato positivo per 940 milioni, pur scontando rettifiche nette pari a 780 milioni legate alla ristrutturazione della controllata Unipol Banca.
Lievemente negativo il risultato economico del settore immobiliare e delle altre attività per 17 milioni (-10 milioni nel primo semestre 2016).
Il periodo in esame si chiude con un una perdita netta di 390,4 milioni (276,2 milioni di utile netto nei primi sei mesi del 2016), risentendo delle citate rettifiche.
Al 30 giugno 2017 il Solvency II ratio è pari al 153%, in crescita rispetto al 140% di fine 2016. Il patrimonio netto consolidato è pari a 5,1 miliardi (5,6 miliardi al 31 dicembre 2016).