Nella settimana in cui la stagione delle trimestrali relative alle principali società italiane del settore utility e delle rinnovabili si è quasi avviata verso la sua conclusione (mancano TerniEnergia e Erg che comunicheranno i conti relativi al periodo aprile-giugno 2017 rispettivamente il 7 e il 9 agosto), il Ftse Italia Servizi Pubblici ha portato a casa un bel rialzo del 3,3% rispetto alla chiusura di venerdì 28 luglio.
Si tratta di un risultato decisamente migliore rispetto alla, seppur buona, performance settimanale del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (+2,4%), e sostanzialmente in linea con quello dello Stoxx Europe 600 Utilities (+3,4%). A spingere al rialzo i titoli del settore in esame in tutto il vecchio Continente non soltanto le indicazioni positive provenienti dalle trimestrali, ma anche l’andamento dei titoli di Stato, i cui rendimenti, soprattutto sulla parte intermedia e lunga della curva, hanno registrato una decisa flessione.
Nel segmento delle Big Cap, la scorsa ottava ha visto come protagonista Italgas (+6,2%), che ha beneficiato dei giudizi positivi degli analisti e della contestuale revisione al rialzo dei rispettivi target price precedenti dopo la presentazione degli ottimi risultati del 2° trimestre del 2017. Grazie a questo balzo le quotazioni dei titoli del gruppo leader nella distribuzione del gas in Italia si sono riportate non lontano dal massimo storico a 4,922 euro, registrato lo scorso 1° giugno.
Denaro anche su Terna (+4%) che nei giorni scorsi ha comunicato la nomina del nuovo direttore amministrazione, finanza e controllo che sostituirà l’ingegnere Tiziano Ceccarini destinato a ricoprire un altro importante incarico all’interno del gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica in Italia. Il nuovo Cfo di Terna sarà Agostino Scornajenchi che proviene, come l’attuale amministratore delegato, da Poste Italiane.
Settimana borsistica positiva anche per Enel (+3,5%) che lo scorso martedì ha annunciato il riacquisto per cassa dell’intero ammontare di un prestito obbligazionario da 1,75 miliardi di dollari statunitensi emesso dalla stessa Enel Finance International N.V. e garantito dal colosso elettrico italiano, a seguito dell’esercizio dell’opzione di riacquisto “Redemption at the option of the Issuer”. L’operazione è stata effettuata nel contesto della strategia di ottimizzazione della struttura delle passività del gruppo guidato da Francesco Starace mediante una gestione attiva delle scadenze e del costo del debito.
Tra le Mid Cap, ben comprata Iren (+4,1%) nell’ottava in cui ha pubblicato i conti relativi al periodo aprile-giugno del 2017. Nel dettaglio, il gruppo guidato da Massimiliano Bianco ha registrato utili in lieve calo nel trimestre in esame, ma leggermente migliori rispetto alle attese degli analisti. Le quotazioni di Iren hanno poi beneficiato della decisione annunciata venerdì 28 luglio dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico di riconoscere al terminale di rigassificazione Olt, di cui Iren ha una partecipazione del 46,79% del capitale, lo status di infrastruttura regolata a seguito dell’accertamento della sussistenza dei presupposti. L’Authority presieduta da Guido Bortoni ha così affermato la titolarità del diritto al fattore di copertura dei ricavi e alla remunerazione addizionale sul capitale investito.
Acquisti anche su Ascopiave (+3,8%) che, tuttavia, ha presentato una trimestrale con utili in flessione rispetto allo stesso periodo del 2016 sia a livello di gestione operativa, sia a livello di risultato netto finale, con l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 che è aumentato del 20,5% rispetto allo scorso 31 marzo.
Nell’ambito dei titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, la migliore performance settimanale è stata conseguita da Falck Renewables (+11,1%) sulla scia dell’ottima trimestrale che ha spinto gli analisti che coprono il titolo a rivedere al rialzo i precedenti prezzi obiettivo. Ottava positiva anche per ErgyCapital (+2,5%) che giovedì ha annunciato di aver venduto circa 20 MW di asset fotovoltaici per un importo di circa 21,3 milioni.