Analisi tecnica – Brembo, al test della media mobile a 200 sedute

Dopo aver raggiunto nella seduta dello scorso 11 maggio il nuovo massimo storico a 15,28 euro, le quotazioni del gruppo presieduto da Alberto Bombassei hanno avviato un movimento discendente che per ben due volte si è scontrato con la media mobile a 200 sedute, attualmente in transito da 12,77 euro.

Da segnalare che dal grafico di Brembo emerge un testa e spalle ribassista con la neckline, passante per 13,66 euro, che è stata bucata al ribasso poco dopo metà luglio. Da un punto di vista teorico, l’obiettivo di questa figura è individuabile a quota 11,81 euro, ma la pressione dei venditori dovrà prima affrontare una serie di ostacoli, tra cui quello rappresentato dalla sopracitata media mobile e dal successivo supporto statico posto a 12,41 euro. Soltanto il cedimento di questi livelli potrebbe aprire la strada verso un primo obiettivo ribassista a 12,06 euro e successivamente verso quello posizionato a 11,81 euro.

Lo scenario negativo appena delineato per i titoli del gruppo di Curno potrebbe essere accantonato, invece, in caso di tenuta della sopracitata area di supporto compresa tra 12,77 e 12,74 euro. Questa area, infatti, potrebbe rappresentare una base per un rimbalzo in direzione di una prima resistenza significativa a 13,26 euro (da cui transita anche la media mobile a 50 sedute), al di sopra della quale il successivo livello da monitorare è a quota 13,66 euro. Il superamento di quest’ultimo livello, confermato in chiusura di seduta aprirebbe la strada verso gli obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili a 13,86 euro e a quota 14,20 in seguito.

Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 9 analisti fondamentali, è pari a 15,30 euro e quindi superiore del 19,1% rispetto alla quotazione di riferimento. La performance da inizio 2017 dei titoli Brembo è dell’11,7 per cento.

Quotazione di riferimento 12,85 euro

+3,2 è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 13,26 euro;

+6,3% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 13,66 euro;

+7,9% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 13,86 euro;

+10,5% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 14,20 euro.

-0,9% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 12,74 euro;

-3,4% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 12,41 euro;

-6,1% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 12,06 euro;

-8,1% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 11,81 euro.