Il Ftse Mib chiude di poco sopra la pari (+0,1%), con le borse europee poco mosse dopo l’apertura sottotono di Wall Street. Ove gli scambi sono sempre più ridotti per il clima vacanziero.
Rimane debole il dollaro, sceso di nuovo a 1,181 sull’euro.
È doveroso poi ricordare che in queste prime sedute della settimana le attenzioni dei mercati sono state rivolte al meeting in corso ad Abu Dhabi tra Paesi Opec e non Opec.
Riunione dalla quale potranno emergere indicazioni relative agli accordi sui tagli della produzione, proprio mentre il petrolio vede scendere il proprio prezzo con Wti a 49,18 dollari al barile (-0,4%) e Brent a 52,14 dollari al barile (-0,4%).
È attesa invece per venerdì la pubblicazione dei dati sull’inflazione degli Stati Uniti, dai quali si potrà fare maggiore chiarezza sulla politica dei tassi di interesse della Fed.
In tale scenario il comparto bancario rimane invariato dopo il +1,3% mostrato lunedì, mentre i servizi finanziari accelerano a +0,7% sostenuti dal discreto andamento del risparmio gestito, ove Banca Generali realizza un più 2,5 per cento.
Giornata positiva anche per Fineco (+0,3%) e Azimut (+0,2%), mentre termina sotto la pari Banca Mediolanum (-0,2%) dopo aver beneficiato lunedì dei positivi dati di luglio sulla raccolta netta gestita, attestatasi a 642 milioni.
Sempre all’interno del Ftse Mib, è invariata Exor e si fissa poco sopra la pari Poste Italiane (+0,2%) nella giornata in cui ha annunciato la cessione per 390 milioni di Banca del Mezzogiorno a Invitalia, mentre procedono le iniziative per la creazione del terzo polo del risparmio gestito intorno ad Anima.
Società, quest’ultima, in progresso dello 0,8% grazie anche al buon andamento della raccolta netta a luglio, pari a 625 milioni, e alle aspettative sulle prospettive legate alla recente acquisizione di Aletti Gestielle da Banco Bpm.
Mostra un rialzo dell’1% pure Banca Ifis, che ha diffuso i conti del primo semestre 2017 evidenziando un utile in forte aumento a 103,7 milioni (39,1 milioni nello stesso periodo del 2016).
Più arretrata invece Bim (+0,1%), ove le indiscrezioni indicano ben quattro fondi di private equity interessati al suo acquisto, mentre Tamburi mette a segno un più 2,7 per cento.