Seconda seduta della settimana caratterizzata dal ritorno degli acquirenti sui principali titoli italiani del Ftse Italia Servizi Pubblici (+0,5%) che hanno beneficiato dell’intonazione positiva del comparto a livello europeo (+0,7% per lo Stoxx Europe 600 Utilities) sulla scia dei buoni rialzi registrati dalle principali società tedesche del settore.
Il Ftse Italia Servizi Pubblici è così riuscito a portare a casa ieri una performance borsistica migliore rispetto a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib, che ha concluso le contrattazioni di ieri praticamente sugli stessi livelli della chiusura della seduta precedente (+0,1%).
All’interno del paniere settoriale in esame, con la sola eccezione di Ascopiave (-0,6%), gli altri titoli del segmento Big e Mid Cap hanno concluso gli scambi di ieri su livelli non inferiori a quelli di lunedì pomeriggio. Tra le società a maggiore capitalizzazione, sono ritornati gli acquisti su A2A (+1%) nell’attesa di sviluppi positivi provenienti dal Montenegro, dove l’Alta corte di Podgorica su richiesta della Procura speciale dello Stato balcanico ha disposto il blocco delle azioni Epcg detenute dalla multi-utility lombarda sulla quale il gruppo italiano può vantare i diritti derivanti dall’esercizio dell’opzione put che implicano un corrispettivo di 250 milioni di euro, pagabili in sette rate annuali a partire dal primo maggio 2018.
Bene anche i titoli Enel (+0,6%) che sfondano la soglia di 5 euro e registrano il nuovo massimo del 2017 a quota 5,01 euro sulla scia dell’annuncio del completamento dell’acquisizione della statunitense Enercoc per 212 milioni. La società acquisita ha sede negli Stati Uniti ed è un fornitore leader nel settore della gestione della domanda e dei servizi energetici per utility, clienti commerciali, istituzionali e industriali.
Denaro anche su Snam (+0,6%), con il governo italiano che nel pomeriggio di lunedì ha deliberato l’autorizzazione a proseguire i lavori relativi al progetto “Interconnessione Tap”, cioè il gasdotto di 55 km da Melendugno (Lecce) a Mesagne (Brindisi) che collegherà il Trans adriatic pipeline (Tap) alla rete nazionale di Snam. Ricordiamo che il colosso di San Donato possiede il 20% della società che ha progettato e sta realizzando uno delle infrastrutture energetiche più importanti d’Europa dato che trasporterà annualmente in Europa 8 miliardi di metri cubi di gas proveniente dal Mar Caspio, precisamente dal gigantesco campo Shah Deniz II in Azerbaigian. Il gruppo guidato da Marco Alverà si sta occupando dello sviluppo di questo gasdotto in Italia con un investimento stimato di circa 100 milioni entro il 2018 e di 1,5-1,7 miliardi nel biennio 2019-2020.
Tra le Mid Cap, le migliori performance giornaliere sono state registrate da Acea (+1,7%) e da Iren (+1,4%), con quest’ultima che consolida il suo primato da inizio anno a piazza Affari nell’ambito delle multi-utility con un rialzo del 44,6 per cento.
Nell’ambito delle Small Cap si è fermata la corsa di Falck Renewables (-0,6%) dopo il rally registrato nelle precedenti sei sedute (+13,4% rispetto alla chiusura del 28 luglio scorso). Torna a prevalere la lettera sul Gruppo Waste Italia (-5%) che ieri ha comunicato che la controllata Waste Italia S.p.A. ha proposto ai propri obbligazionisti e a Bnp Paribas il soddisfacimento delle loro pretese economiche attraverso l’emissione di strumenti finanziari partecipativi che prevedono un valore nominale degli strumenti pari al 10% del valore complessivo dei crediti connessi al Bond Waste ed alla RCF.