Nel primo semestre 2017 Banca Mediolanum ha consuntivato una crescita dell’utile consolidato a 196 milioni (+15%). Un risultato sostenuto dall’incremento del margine di intermediazione a 566 milioni (+15%), all’interno del quale le commissioni nette balzano del 13% a 377 milioni e i profitti da trading passano da 10 milioni a 55 milioni. I costi operativi evidenziando una migliore efficienza, seppure aumentati in valore assoluto del 12% a 305 milioni.
Utile in aumento a 196,4 milioni (+15%) per il Gruppo Banca Mediolanum nel primo semestre 2017.
Un risultato sostenuto principalmente dalla crescita del margine di intermediazione a 566 milioni (+15%), all’interno del quale le commissioni nette balzano del 13% a 377 milioni, forti dell’aumento delle masse, attestatesi a oltre 72 miliardi (+4%, escludendo i 6 miliardi usciti con la vendita di Banca Esperia. Considerevole anche l’apporto dei profitti da trading a 55 milioni (10 milioni nel periodo di confronto), comprensivi di 42 milioni della plusvalenza relativa alla cessione di Banca Esperia. Crescono anche gli altri ricavi a 39 milioni (+36%). In riduzione il margine di interesse (-22% a 94,3 milioni) principalmente per la minore redditività marginale del portafoglio titoli, anche per il restringimento della forbice dei tassi.
I costi operativi aumentano invece a 305 milioni (+12%) con un differenziale legato principalmente alla svalutazione del fondo Atlante per circa 23 milioni. L’incremento dei costi risulta, comunque, meno che proporzionale rispetto a quello del margine di intermediazione mostrando una migliore efficienza. Il cost/income ratio è in diminuzione al 54% (55%nel primo semestre 2016).
Ne deriva un risultato lordo di gestione di 261 milioni (+18%), mentre dopo rettifiche su crediti pressoché stabili a 9 milioni il risultato netto di gestione si attesta a 252 milioni (+18%).
In aumento gli oneri straordinari netti a 23 milioni (+44%), mentre il tax rate rimane sostanzialmente stabile al 14 per cento.
In termini patrimoniali, il Cet1 si attesta al 21,9%, tra i livelli più alti del sistema bancario italiano.
Crescono gli impieghi a 42 miliardi (+5% rispetto a fine 2016), sostenuti in particolare dall’incremento delle attività finanziarie totali a 33 miliardi (+8%). In aumento anche la raccolta a 26 miliardi (+8%). La raccolta diretta da clientela si attesta a 20 miliardi (+7,5%).