Restano deboli le borse europee, che continuano a guardare alle possibili evoluzioni della crisi tra Stati Uniti e Corea del Nord. Intorno alle 11:50, il Ftse 100 di Londra cede l’1,1%, il Dax di Francoforte lo 0,6%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,6% e il Cac 40 di Parigi lo 0,4 per cento. Resiste meglio il Ftse Mib di Milano, in calo dello 0,2% in area 21.800 punti. Miglior titolo del paniere principale Campari, promossa da SocGen.
I mercati restano alla finestra in attesa di sviluppi della querelle tra Usa e Corea del Nord. Un consigliere del presidente americano Donald Trump ha dichiarato che Washington è pronta a usare “tutte le misure appropriate” per proteggere gli Stati Uniti, mentre Pyongyang si starebbe preparando a un’azione dimostrativa contro la base di Guam nel Pacifico.
Intanto, oro e yen mantengono i guadagni di ieri, con il metallo giallo in area 1.280 dollari l’oncia e il cambio dollaro/yen a 109,9. Il biglietto verde si rafforza invece sulla moneta unica, con l’euro/dollaro sceso a 1,1715.
Sul fronte macro, l’Istat ha comunicato che a giugno il saldo della bilancia commerciale italiana ha registrato un surplus di 4,5 miliardi (+3,9 miliardi il consensus), a fronte dei 4,3 miliardi di maggio e dei 4,66 miliardi di giugno 2016.
Le importazioni hanno segnato un -2,9% su base congiunturale e un +9,9% in termini congiunturali, mentre le esportazioni hanno registrato un -1% congiunturale e un +8,2% tendenziale.
La produzione industriale in Gran Bretagna, invece, a giugno ha evidenziato un’inattesa ripresa segnando un +0,5% su base mensile rispetto al +0,1% previsto e al -0,1% della rilevazione precedente. La produzione manifatturiera è rimasta invariata rispetto al mese precedente, in linea alle stime degli analisti.
Sull’obbligazionario, infine, sostanzialmente stabili i rendimenti di Bund e Btp, rispettivamente allo 0,43% e al 2%, separati da uno spread in area 156 punti base.
A Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare CAMPARI (+1,4%), in rimonta dopo la debolezza delle ultime sedute, anche grazie all’upgrade di Societè Generale da ‘hold’ a ‘buy’ con target price alzato da 6,1 euro a 7,2 euro.
Bene anche SNAM (+0,6%) e YNAP (+0,4%), mentre BUZZI (-1,3%) ha fallito il tentativo di rimbalzo dopo un avvio in leggero rialzo. In fondo al Ftse Mib anche UNICREDIT (-1,3%), RECORDATI (-1,3%) e UNIPOLSAI (-1,1%).