Il Sole 24 Ore rivede il Piano industriale 2017-2020 tagliando le stime di fatturato, dopo aver aggiornato i dati relativi alla raccolta pubblicitaria, che si discostano dalle stime elaborate da esperti indipendenti.
Nello specifico, anche per effetto del deconsolidamento dell’area Formazione ed eventi, viene indicata una stima di ricavi pari a 232 milioni per l’anno 2018 (la precedente previsione era 258 milioni) e 247 milioni per il 2020 (rivisto da 282 milioni).
“ La società – secondo quanto approvato dal Cda – esaminando l’andamento dei mercati di riferimento nel primo semestre 2017, diffusionali dei quotidiani e di raccolta pubblicitaria, ha riscontrato come tale andamento si sia manifestato con un calo materialmente maggiore di quanto previsto da studi di fonti terze indipendenti e della società su cui si è basata la redazione del Piano Industriale 2017-2020”.
E’ stato quindi elaborato un aggiornamento del Piano Industriale 2017-2020, rivedendo in riduzione il volume dei ricavi dell’intero periodo di piano. Per tali valutazioni la società si è avvalsa di aggiornate previsioni di andamento del mercato nel medio periodo da fonte terza indipendente e di proprie previsioni di evoluzione dei ricavi, anche in considerazione di azioni commerciali non già previste nella versione precedente del piano. Tali azioni comprendono eventi e progetti speciali; servizi a valore aggiunto nella distribuzione del quotidiano; sviluppo di offerte digitali. A fronte di ciò la società ha introdotto ulteriori iniziative di riduzione costi, sia riscontrando il miglior andamento di tali iniziative nel 2017 rispetto a quanto inizialmente previsto, sia introducendo nuove misure nel periodo di Piano. Questi interventi si focalizzano principalmente sui costi operativi e distributivi.
In particolare i dati ADS sulla diffusione dei quotidiani indicano, per il periodo gennaio – giugno 2017, un calo della diffusione della versione cartacea dei principali quotidiani nazionali pari a circa il 14% rispetto allo stesso periodo del 2016. La diffusione delle copie cartacee sommate a quelle digitali mostra un calo pari al 13,5%.
Il mercato pubblicitario di riferimento per System (la concessionaria di pubblicità del Gruppo) nei primi sei mesi del 2017 ha confermato il trend negativo della stampa (-9,9%) ed in particolare dei quotidiani, che al netto della raccolta locale registrano un calo del 12,5%. La contrazione per i periodici è del 7,0% e per internet è pari a -1,7%. Risulta invece in crescita del 5% il mercato radio.
Considerando, infine, gli accordi di governance, perfezionati con Palamon Capital Partners, per la cessione di una quota del 49% dell’attività di Formazione – che ravvisano una situazione di controllo congiunto – i dati del Piano industriale 2017-2020 vengono aggiornati con il deconsolidamento dell’area Formazione ed Eventi.