La seduta di metà settimana è stata caratterizzata dalla prevalenza delle vendite su quasi tutti i titoli del Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,6%). Sulle 18 azioni che compongono l’indice tricolore del comparto utility e delle rinnovabili, ben 16 hanno registrato una variazione giornaliera negativa delle rispettive quotazioni.
C’è da dire però che il paniere settoriale in esame ha comunque fatto meglio di piazza Affari, il cui indice principale Ftse Mib ha perso lo 0,9% rispetto alla chiusura di martedì. Migliore la performance di ieri dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,1%) che ha beneficiato dell’exploit della tedesca E.On (+3,7%) dopo l’annuncio dei risultati trimestrali e della nuova politica dei dividendi.
Sul fronte dei titoli di Stato si è assistito a una decisa riduzione dei rendimenti sui governativi dei Paesi Core, Germania in testa, mentre gli yield sono rimasti invariati e/o aumentati su quelli dei Paesi Periferici, Italia in primis.
Nel segmento delle Big Cap, i due titoli che sono riusciti a contenere meglio le perdite sono stati Italgas (-0,1%) e Snam (-0,3%). Debole Enel (-0,7%) che non è riuscita a rimanere sopra la soglia di 5 euro.
Tra le Mid Cap, sono tornate a prevalere le vendite sui titoli Acea (-1,7%) che nell’ultimo mese hanno risentito delle polemiche scatenate dalla siccità nella Regione Lazio, ma anche di risultati trimestrali piuttosto deboli.
Nell’ambito delle Small Cap, di nuovo acquisti su Falck Renewables (+1,4%) che insieme K.R. Energy (+0,8%) sono stati gli unici due titoli del Ftse Italia Servizi Pubblici che ieri hanno registrato una performance borsistica positiva. Debole, invece, ErgyCapital (-2,6%).