Credem nel primo semestre 2017 registra un utile di 101,3 milioni (+43,8%), migliorando tutte le voci principali di conto economico. Nel dettaglio, il margine intermediazione è aumentato del 5,8% a 593,4 milioni, migliora l’efficienza nonostante l’incremento dei costi operativi (+2,2%) e diminuiscono le rettifiche su crediti (-7%). Contenuto a -23,2 milioni il saldo della gestione assicurativa (-32,6 milioni nel pari periodo 2016).
Utile netto consolidato in forte rialzo a 101,3 milioni (+43,8%) nel primo semestre 2017 per Credem. Un risultato frutto di miglioramenti in quasi tutte le poste del conto economico.
A partire dal margine di intermediazione, che si è attestato a 593,4 milioni (+5,8%) sostenuto dall’implementazione di una strategia basata sulla crescita continua dei volumi. All’interno dello stesso la banca ha riportato un margine d’interesse di 263,2 milioni (+5,7%), mantenendo uno spread superiore a quello di sistema di circa 4 punti base e commissioni nette per 227,9 (+12,1%), grazie del progresso delle commissioni di gestione ed intermediazione (+18,8%). In aumento anche gli altri ricavi a 43,1 milioni (+18,9%), mentre sono in flessione i profitti da trading a 59,1 milioni (-17,9%).
I costi operativi mostrano un incremento del 2,2% a 388,9 milioni, riflettendo gli investimenti che sono stati operati per la crescita commerciale, attraverso anche nuove assunzioni (ingresso di 142 nuove risorse nel primo semestre del 2017).
Nello specifico, le spese del personale si sono attestate a 250,3 milioni (+2,7%) e gli altri costi operativi a 138,6 milioni (+1,2%).
Un aumento, quello dei costi operativi, che, in quanto inferiore rispetto a quello del margine di intermediazione, si è riflesso in una migliore efficienza. Il cost/income ratio è risultato infatti in diminuzione al 65,5% dal 67,8% del primo semestre 2016.
Ne consegue un risultato lordo di gestione a 204,5 milioni (+13,6%).
Progressi che sono stati emersi anche nelle rettifiche su crediti, ridottesi del 7%, a 29,6 milioni e nella gestione assicurativa che ha visto un saldo negativo contenuto a 23,2 milioni (nel periodo di confronto il saldo era negativo per 32,6 milioni).
Per effetto di tali poste il risultato netto di gestione si è fissato a 151,7 milioni (+31,2%).
Venendo alla gestione straordinaria, la banca ha contabilizzato nel primo semestre 2017 oneri straordinari netti per 0,6 milioni, diversamente dal periodo gennaio-giugno 2016, quando erano stati contabilizzati proventi straordinari netti per 1,3 milioni.
In termini patrimoniali, il Cet1 si rafforza al 13% rispetto al 12,9% di fine marzo 2017, mentre è in lieve flessione rispetto al 13,2% di fine 2016.
Gli impieghi crescono dello 0,4% a 37,8 miliardi, sostenuto in particolare dall’incremento dei crediti verso le banche a 1,9 miliardi (728 milioni a fine 2016). La raccolta rimane invece pressochè stabile a 31,6 miliardi, con la raccolta diretta a 20,3 miliardi (+2%).
In termini di qualità del credito, rimane pressoché invariato lo stock di crediti deteriorati lordi a 1,4 miliardi, mentre quelli netti sono risultati in diminuzione a 793,3 milioni (-1,6% rispetto a fine 2016) con un’incidenza sugli impieghi netti stabile al 3,4% e una copertura del 43,4 per cento.