Credem nel secondo trimestre 2017 registra un utile di 52,3 milioni (23,8 milioni nel pari periodo del 2016), con miglioramenti in tutte le voci principali di conto economico. Nello specifico, il margine intermediazione aumenta dell’8,3% a 294,5 milioni, migliora l’efficienza con la diminuzione dei costi operativi (-1,2%) e diminuiscono le rettifiche su crediti (-12,9%). Contenuto a -4,8 milioni il saldo della gestione assicurativa (-16,5 milioni nel pari periodo 2016).
Nel secondo trimestre del 2017, l’utile netto di Credem è in forte rialzo a 52,3 milioni rispetto ai 23,8 milioni del pari periodo del 2016.
Il margine di intermediazione ha segnato un incremento dell’8,3% a 294,5 milioni, sostenuto dal continuo sviluppo dei volumi attuato dal Gruppo, con una crescita in quasi tutte le sue componenti.
Nel dettaglio, il margine interesse è aumentato dell’8% a 132,2 milioni, in virtù di uno spread fortemente competitivo a 1,87 basis point, superiore di 4 punti base rispetto a quello di sistema.
Hanno mostrato un progresso anche le commissioni nette a 104,4 milioni (+6,4%), trainate dalle commissioni di gestione (+14,1%), e i profitti da trading a 34,4 milioni (+33,9%).
Fanno invece eccezione gli altri ricavi, che diminuiscono a 23,4 milioni (-8,6%)
I costi operativi mostrano una lieve contrazione a 190,7 milioni (-1,2%), mantenendo comunque un adeguato flusso di investimenti indirizzato al rafforzamento della rete commerciale. I costi riportano al loro interno un andamento contrastato, da un lato diminuiscono le altre spese operative a 67,3 milioni, mentre dall’altro aumentano le spese del personale a 23,4 milioni (+1,9%).
La banca ha manifestato nel secondo trimestre una migliore efficienza, espressa da un cost/income ratio al 64,7%, rispetto al 71% del pari periodo del 2016.
Per effetto di tali poste il risultato lordo di gestione si attesta a 103,8 milioni (+31,4%).
Dopo minori rettifiche su crediti per 18,5 milioni (-12,9%) e un contenimento del saldo della gestione assicurativa a -4,8 milioni (-16,5 milioni nel primo trimestre 2016), il risultato netto di gestione è pari a 80,5 (+95,9%) quasi raddoppiato rispetto ai 41,2 milioni del periodo di confronto.
La banca ha inoltre contabilizzato oneri straordinari netti per 0,8 milioni (nel secondo trimestre 2016 proventi per 5,6 milioni) e imposte sul reddito per 27,4 milioni (tax rate 34,4%).
In termini patrimoniali il Cet1 si rafforza al 13% rispetto al 12,9% di fine marzo 2017, mentre è in lieve flessione rispetto al 13,2% di fine 2016.