Il Ftse Mib chiude in calo dello 0,8% con le borse europee rallentate anche dall’avvio in rosso di Wall Street, su cui si riflette un clima di alta tensione per il “botta e risposta” tra Stati Uniti e Corea del Nord.
I mercati, parallelamente a tali dinamiche, attendono venerdì la pubblicazione dei dati sull’inflazione degli Stati Uniti, dalla quale potranno trarre indicazioni sulla politica dei tassi di interesse della Fed. Stati Uniti che ieri hanno visto tutti i principali indici di Borsa retrocedere, accentuando una tendenza in atto da alcuni giorni dopo una serie ininterrotta di record storici.
Contesto al cui interno si colloca la citata flessione europea e italiana, ove il comparto bancario scende dell’1,2% e i servizi finanziari lo 0,8%, penalizzati in particolare dalle prese di beneficio sui titoli del risparmio gestito, ove le perdite si misurano fra l’1% e l’1,9 per cento.
Sempre nel Ftse Mib arretrano sia Poste Italiane (-1%) sia Exor (-0,3%).
Il rosso colora anche tutto il Mid Cap con l’eccezione di Banca Intermobiliare, che mette a segno un balzo dell’8% in vista della scadenza di fine agosto, quando dovrebbero giungere quelle offerte vincolanti che, secondo le indiscrezioni, vedono presenti ben quattro fondi di private equity internazionali.
Giornata complessa anche per le Small Cap, ove è doveroso segnalare la buona prestazione di MutuiOnline (+0,6%) accanto alle prese di beneficio su Tamburi (-1,9%).