Il Ftse Mib ha terminato la scorsa settimana in ribasso del 2,7% w/W a 21.354 punti, in linea alla debolezza dei mercati azionari mondiale in scia allo scoppio delle tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord. Il botta e risposta tra Washington e Pyongyang hanno infatti portato gli acquisti verso gli asset rifugio, penalizzando l’equity.
In calo anche il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali, che ha segnato un -2% w/w sostanzialmente in linea all’andamento del corrispettivo indice europeo (-2,2% w/w).
Tra i titoli del comparto, vendite soprattutto su Buzzi (-6,6% w/w) e Cementir (-3,3% w/w), penalizzate dalle accuse dell’Antitrust circa presunti accordi su prezzi e quote di mercato messi in atto nel periodo 2011-2016 dalle principali imprese attive nel settore del cemento e dall’associazione di categoria Aitec, irrogando sanzioni per oltre 184 milioni.
Debole anche Ima (-3,2% w/w), con la controllata GIMA TT che in settimana ha presentato a Borsa Italiana domanda di ammissione alla negoziazione sul Mercato Telematico Azionario e, qualora ne ricorrano i presupposti, sul segmento Star.
In controtendenza, invece, Datalogic (+2,3% w/w) in scia alla buona trimestrale pubblicata il 4 agosto, ma la protagonista dell’ottava è stata Prima Industrie (+14,8% w/w) che ha portato la propria performance mensile a un guadagno di oltre il 41 per cento.