Il Ftse Italia Banche mette a segno un progresso dell’1,4% sostenuto dall’ottima performance di Banca Ubi, che svetta su tutte con un più 3,2 per cento.
Ben intonata anche Unicredit, in progresso dell’1,9 per cento, mentre rallenta Banco BPM (+1,4%) dopo essere stata la migliore del settore per gran parte della giornata.
E tutto ciò pur in assenza di notizie eclatanti se si escludono le positive dichiarazioni di alcuni capo azienda in merito al buon andamento dei conti ed al clima di fiducia che si sta diffondendo nel Paese merito la positiva evoluzione della congiuntura dopo dieci anni di grandi difficoltà.
Un clima favorevole i cui effetti si sono mostrati anche negli altri settori della borsa italiana, che ieri ha chiuso con un più 1,7% sulla spinta del gran balzo di Fiat (+8,1%) che poi ha trascinato la controllante Exor (+4%) e la cugina Ferrari (+3%).
Il tutto in una giornata in cui tutta Europa si è mossa al rialzo sostenuta pure dalla buona partenza di Wall Street.
E ciò in un giorno in cui l’Eurostat ha rilevato che nell’Eurozona l’indice relativo alla produzione industriale ha segnato nel mese di giugno una flessione dello 0,6%, risultando leggermente peggiore rispetto al -0,5% atteso dagli analisti e decisamente peggiore del +1,2% del mese precedente.
Questo anche se su base annua la produzione industriale dell’Eurozona ha invece messo a segno una variazione positiva del 2,6 per cento.
Seduta in frazionale ribasso per la moneta unica con EUR/USD a 1,17 con l’Italia che riduce lo spread portandolo a 159,5 punti con un calo di 3,8 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2 per cento.