Nella seduta di ieri il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha registrato un rialzo dello 0,5% rispetto alla chiusura di lunedì, nonostante la debolezza delle quotazioni del petrolio sulla scia del forte e inatteso aumento del dato settimanale sulle scorte di benzina. L’indice settoriale in esame ha comunque continuato a registrare una performance giornaliera inferiore rispetto a quella del Ftse Mib (+1,2%), ma sostanzialmente in linea con quella dello Stoxx Europe 600 Oil & Gas (+0,6%)
Nell’ambito delle Big Cap, Eni è riuscita a concludere la giornata borsistica di ieri in progresso dello 0,4% rispetto alla chiusura di lunedì mentre hanno chiuso le contrattazione in rosso sia Saipem (-0,3%) sia Tenaris (-0,5%)
Nel segmento delle Mid Cap, è da segnalare il vero e proprio exploit di Maire Tecnimont (+7,3%) che è così tornata su livelli che non vedeva dal maggio del 2011. Il balzo di ieri, in assenza di notizie sul titolo, è stato sostenuto anche da volumi importanti. Sono stati scambiati, infatti, scambiati quasi 3 milioni di pezzi contro una media di poco superiore al milione e mezzo. Da inizio anno i titoli del gruppo ingegneristico milanese hanno quasi raddoppiato il loro valore (+95,5%).
Debole, invece, Saras (-1,2%) che porta a casa la terza variazione giornaliera negativa delle quotazioni e sembra voler ritornare a testare l’importante media mobile a 200 sedute, attualmente passante in area 1,82 euro.
Tra le Small Cap, ha prevalso la lettera nella seduta di ieri con D’Amico e Gas Plus che hanno lasciato sul terreno rispettivamente l’1,1% e l’1,6 per cento.