Il Ftse Italia beni immobili chiude in parità replicando l’andamento dell’analogo indice europeo (+0,1%) e sovra-performando il Ftse Mib, che ha chiuso in rosso come quasi tutte le borse del mondo.
E tutto ciò in una giornata avviatasi in modo contrastato in Italia, ove però ha finito per dominare il rosso e questo in particolare dopo l’apertura sotto tono di Wall Street, che poi ha chiuso peggio facendo registrare una delle sedute più pesanti degli ultimi tre mesi.
Il Dow Jones, con la discesa del 1,3% di ieri, ha infatti messo fine ad una striscia di 63 sedute consecutive senza mai una variazione superiore ad un punto percentuale in entrambe le direzioni. La più lunga negli ultimi ventidue anni.
L’indice dei trenta titoli principali perde quasi trecento punti trascinato al ribasso dai suoi componenti tecnologici, con Cisco che arretra di quattro punti percentuali, mentre Microsoft ed Apple scendono di quasi due.
Il tutto in una giornata iniziata in rosso, ma poi peggiorata anche in seguito alla notizia dell’attentato terroristico di Barcellona ed a quella delle presunte dimissioni, successivamente smentite, del consigliere economico di Trump Gary Cohn.
L’avvio sotto tono dell’America si è riflesso pure sull’europa, appesantendo una giornata fino allora giocata intorno alla parità anche se dominata dal segno meno.
Ed ecco che a Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con una flessione dello 0,9% a 21.788,86 punti, ma in rosso ha chiuso pure il Dax di Francoforte (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) ed il Ftse 100 di Londra (-0,6%), oltreché l’Ibex 35 di Madrid (-1%).
Il comparto immobiliare si è invece mosso in controtendenza chiudendo in parità grazie al buon andamento di Beni Stabili, che si è mantenuta in territorio positivo archiviando la giornata con un più 0,4% e consolidando quella performance che dall’inizio dell’anno ha permesso al gruppo controllato da Leonardo Del Vecchio di mettere a segno una performance prossima al 30 per cento.