L’indice ingegneria e impiantistica Italia chiude con una flessione dello 0,5% allineandosi all’analogo indice europeo (-0,5%) ma sovra-performando il Ftse Mib, che archivia la seduta con un rosso dello 0,9 per cento.
Il tutto in una giornata in cui Milano si è mossa contrastata prima di lasciarsi conquistare definitivamente dalle prese di beneficio che hanno tinto di un rosso sempre più vivo tutte le borse del vecchio continente.
Fenomeno accentuatosi dopo la deludente apertura di Wall Street, che poi ha chiuso peggio mostrando una delle perdite più elevate degli ultimi tre mesi.
A salire solo il VIX. L’indice che misura il livello di rischio mette infatti a segno il secondo rimbalzo della settimana con un più 30% a 15,5 punti.
Il tutto a conferma dell’innalzamento del livello di nervosismo sui mercati statunitensi, a sua volta connesso alle incertezze stimolate dai contenuti delle minute della Fed, il cui board resta diviso con molti dei suoi rappresentanti convinti della sopravvalutazione dei mercati azionari americani.
Incertezze appesantite dai comportamenti ondivaghi della presidenza Trump, che fatica a trovare una linearità mettendo a rischio quelle politiche che avevano entusiasmato gli investitori.
Contesto all’interno del quale l’Europa è scivolata in un rosso sempre più acceso con il Dax di Francoforte a meno 0,5 per cento, il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%), oltreché l’Ibex 35 di Madrid (-1%).
Ma torniamo ai mercati italiani ed al comparto degli impiantisti per ricordare che ieri si è mosso in controtendenza solo la Danieli con un più 1,6 per cento, mente Ansaldo Sts è rimasta invariata così come la Salini, stabile dopo la buona prestazione della vigilia, quando è stata sostenuta dalle buone notizie giunte dalle americhe.
Il segno meno domina invece tutte le altre società del comparto con perdite accentuate per Leonardo (-1%) che fatica a riprendere un percorso di crescita nonostante le buone aspettative provenienti dagli Usa.