Il Ftse Italia beni immobili archivia la settimana con un progresso dell’1,2% riproponendo la dinamica messa in atto dall’analogo indice europeo (+1,2%), ma collocandosi nella parte basse della forchetta che ha caratterizzato i settori in cui si articola la borsa milanese.
Il tutto in una ottava dominata dall’auto (+6,2%) a seguito del forte interesse su Fca (+9%) e sulla sua controllante Exor (+4,5%), ma nella quale hanno messo in luce performance di rilievo anche il comparto dei servizi finanziari (+2,9% proprio merito anche alla citata Exor), delle utilities (+3,1%) e delle Banche (+2,6%).
Settimana, quindi, nel complesso estremamente positiva per la piazza finanziaria italiana, che ha battuto le borse del vecchio continente ed i principali indici europei, consolidando la supremazia conquistata in questo 2017.
E ciò anche se i nostro Paese resta il più arretrato se il confronto viene fatto con i valori precedenti la crisi che si è abbattuta sui mercati finanziari dalla primavera del 2007 a seguito della crisi dei mutui sub-prime americani. Una crisi dalla quale l’economia del nostro Paese non ne è ancora uscita in modo definitivo.
Ma torniamo al comparto immobiliare per ricordare che l’ottava è stata dominata dall’ottimo andamento di Nova Re, che con un ulteriore balzo del 31% porta la performance da inizio anno al 660 per cento anche se il peso dell’azienda sul settore resta decisamente ininfluente.
La regina fra le società immobiliari quotate resta Beni Stabili (+0,6% nei cinque giorni), che da sola capitalizza 1,57 miliardi e cioè quasi a metà della somma di tutte le 13 società quotate a dimostrazione del basso appeal che la borsa mantiene nei confronti dei grandi settore.
Merita poi un richiamo particolare la performance di Igd Siiq (+3,7% a 699 milioni di capitalizzazione) e quella analoga di Aedes (+3,8% a 114 milioni).