Venerdì i giudici del tribunale supremo di Podgorica dovrebbero prendere in considerazione il ricorso di A2A contro il “blocco” della sua partecipazione del 41,78% nel capitale della montenegrina EPCG. L’indiscrezione è stata riportata ieri da un articolo di un quotidiano del Paese balcanico in cui si sottolinea che la denuncia è stata depositata entro il termine stabilito.
Ricordiamo che lo scorso 25 luglio il gruppo guidato da Luca Valerio Camerano aveva ricevuto la notifica di un provvedimento di sequestro cautelare della propria quota in EPCG. Il provvedimento di “blocco” è stato emesso in connessione al già noto procedimento relativo ai servizi infragruppo resi da A2A alla medesima EPCG tra il 2010 e il 2012 e menziona il fatto che A2A stessa sarebbe ora soggetto sottoposto a indagini.
Lo stesso Camerano aveva poi dichiarato che il premier del Montenegro aveva confermato che i diritti della multi-utility lombarda derivanti dall’esercizio dell’opzione put rimangono pienamente garantiti e che pertanto l’obiettivo rimane quello di esigere il completamento delle obbligazioni che sono previste dagli accordi che prevedono un corrispettivo di 250 milioni di euro, pagabili in sette rate annuali a partire dal primo maggio 2018.
A piazza Affari, le quotazioni di A2A intorno alle 10:35 sono sostanzialmente invariate rispetto alla chiusura di ieri, a fronte di una flessione dello 0,5% del Ftse Italia Servizi Pubblici.