Dopo un’apertura in linea con gli altri listini europei, Piazza Affari perde terreno e si posiziona sulla parità. Poco prima delle 12 il Ftse Mib scambia sui valori di chiusura della seduta precedente, in area 21.760 punti, arretrato rispetto all’Ibex 35 di Madrid (+0,3 %), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%).
In mattinata è stato diffuso l’indice tedesco Zew di agosto, che ha fornito indicazioni contrastanti. Il sondaggio sulle condizioni economiche attuali ha superato le attese, crescendo a 86,7 punti dagli 86,4 di luglio (85,2 il consensus). Tuttavia l’indicatore relativo al sentiment degli investitori istituzionali tedeschi ha registrato una diminuzione da 17,5 a 10 punti, ben al di sotto dei 15 punti previsti. Si ricorda comunque che un dato superiore alle 0 segnala ottimismo.
Dati che nel complesso frenano l’euro, che aveva già cominciato in precedenza a perdere terreno sul dollaro. L’EUR/USD infatti ritraccia a 1,177, dopo il movimento rialzista di ieri che lo aveva riportato oltre quota 1,18. Il biglietto verde è ben intonato anche rispetto allo yen, con l’USD/JPY in risalita a 109,25, e alla sterlina, con il GBP/USD in discesa a 1,284.
Fra le materie prime rimbalzano le quotazioni del greggio, con Wti e Brent a 47,6 e 52 dollari, in attesa dei dati sulle scorte di petrolio che verranno diffusi dall’Api oggi pomeriggio e dall’Eia domani.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp si impenna di 7 punti base al 2,09% e lo spread con il Bund si dilata a 169 punti base.
L’attenzione degli investitori per questa settimana resta prevalentemente focalizzata sul meeting dei banchieri centrali in programma da giovedì a sabato a Jackson Hole. Non sono attese novità di rilievo dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dovrebbe rimandare le discussioni sul rallentamento degli stimoli all’autunno. Dal numero uno della Fed, Janet Yellen, potrebbero invece emergere spunti utili sul programma di riduzione del bilancio e sul prossimo rialzo dei tassi di interesse.
A Piazza Affari si sgonfia FCA (+0,4%), dopo l’apertura a +3% sostenuta ancora dall’interesse di Great Wall per Jeep. Per il momento non ci sarebbero stati contatti ufficiali tra le due società, tanto che la casa automobilistica italiana avrebbe smentito qualsiasi contatto da parte del gruppo asiatico.
Ben intonati i titoli della moda, con FERRAGAMO a +1,1% e MONCLER a +0,8 per cento. In evidenza anche CNH (+0,9%) e UNICREDIT (+1%). L’istituto di Piazza Gae Aulenti continua a lavorare sul rinnovo del board, che avverrà tra 8 mesi. Un’importante novità sarebbe poi quella della possibilità di assegnare al Cda uscente il compito di fornire la lista di maggioranza. Una proposta definitiva sul nuovo statuto, da inviare alla Bce, potrebbe arrivare in autunno.
In lieve rialzo PRYSMIAN (+0,4%) che insieme a Top Cable, General Cable e Cabelte si è aggiudicata una gara indetta dalla spagnola Iberdrola per fornire cavi a media e bassa tensione per i prossimi tre anni.
Timidi acquisti anche su A2A (+0,3%). Venerdì i giudici del tribunale supremo di Podgorica dovrebbero prendere in considerazione il ricorso contro il “blocco” della sua partecipazione del 41,78% nel capitale della montenegrina EPCG.
Sottotono SAIPEM (-1,2%), TELECOM ITALIA (-1,2%) ed ENEL (-0,8%).