I futures sui principali indici europei scambiano in rialzo dello 0,4% circa, preannunciando un avvio sopra la parità per le Borse continentali dopo la chiusura poco mossa di Wall Street di ieri sera e la mattinata con modesti segni positivi dei listini asiatici.
Oltreoceano il Dow Jones e lo S&P 500 hanno archiviato le contrattazioni a +0,1%, mentre il Nasdaq ha terminato gli scambi a -0,05%, grazie ad un colpo di reni nel finale. Variazioni lievemente positive tra le Piazze orientali, eccetto Tokyo invariata, sfruttando la lieve discesa dello yen. Sul Forex, infatti, il cambio tra dollaro e valuta nipponica risale a 109,3, mentre l’euro/dollaro si stabilizza in area 1,18.
Il tutto in attesa dell’appuntamento clou della settimana, il meeting dei banchieri centrali in programma a Jackson Hole da giovedì a sabato. Secondo le anticipazioni, il presidente della Bce, Mario Draghi, non entrerà nel merito delle prossime mosse di politica monetaria, rimandando le discussioni sul rallentamento degli stimoli all’autunno. Dal numero uno della Fed, Janet Yellen, potrebbero invece emergere spunti utili a riguardo del programma di riduzione del bilancio della banca centrale americana, oltre ad eventuali indicazioni sul prossimo rialzo dei tassi di interesse.
Povera di appuntamenti l’agenda macro odierna, che prevede come unico dato rilevante l’indice tedesco Zew Economic Sentiment Indicator di agosto, un indicatore che ha cadenza mensile e sintetizza l’opinione di 350 esperti sul futuro dell’economia della Germania.
Fra le materie prime lieve rimbalzo del petrolio, con Wti e Brent a 47,7 e 51,9 dollari, dopo il calo di circa due punti percentuali di ieri.
A Piazza Affari occhi ancora puntati su FCA, dopo il balzo della vigilia (+6,9%) innescato dall’interesse di Great Wall per l’intero gruppo e in particolare per il marchio Jeep, nonostante l’azienda italo americana abbia smentito contatti con i cinesi. Da seguire anche i bancari, dopo le prese di profitto della seduta precedente.