Ieri chiusura poco sotto la parità per il Ftse Mib (-0,1% a 21.729 punti), nonostante l’andamento positivo di Wall Street nelle prime ore di scambi e la buona intonazione degli altri listini europei. Il Dax di Francoforte ha archiviato le contrattazioni a +1,4%, il Cac 40 di Parigi a +0,9%, il Ftse 100 di Londra a +0,9% e l’Ibex 35 di Madrid a +0,5 per cento.
Il Ftse AIM Italia ha segnato invece un lieve calo dello 0,1%, al di sotto del London Ftse Aim 100 e del London Ftse Aim All Share entrambi a +0,3 per cento.
Ancora sottili i volumi medi scambiati, scesi a 1.597.315, inferiori ai volumi medi trattati nelle ultime 5 sedute.
In evidenza Imvest che ha riportato un balzo del 15% con 151.200 titoli trattati, un volume superiore rispetto ai livelli medi per seduta fino ai 3 mesi precedenti.
Acquisti anche su Energy Lab, che ha segnato in progresso del 10,8% con 243.000 azioni scambiate, performance che ha elevato al 39,8% il guadagno delle ultime 5 sedute in scia alla comunicazione nella scorsa settimana della nomina da parte dell’assemblea del nuovo Cda, che ha confermato presidente il fondatore Giovanni Dorbolò.
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