Avvio incerto per i listini europei, dopo la mattinata incolore dei listini asiatici, nonostante ieri sera Wall Street abbia messo a segno la miglior seduta degli ultimi quattro mesi, approfittando anche dei rumor su qualche avanzamento nella redazione della riforma fiscale da parte del governo a stelle e strisce.
Dopo 10 minuti di scambi il Ftse Mib di Milano e il Dax di Francoforte avanzano dello 0,2%, il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid sono a +0,1% mentre il Ftse 100 di Londra scambia in flessione dello 0,1 per cento.
La giornata si presenta ricca di appuntamenti macroeconomici. Dopo la diffusione dei dati di agosto sul settore manifatturiero giapponese, sui massimi degli ultimi 3 mesi, sono giunti gli indici Pmi francesi, che hanno mostrato un miglioramento oltre le attese del Pmi manifatturiero (da 54,9 a 55,8 punti) ma un rallentamento dell’attività terziaria (da 56 a 55,5 punti, 55,8 il consensus).
Nel corso della giornata sono attese le medesime statistiche relative a Germania, Zona Euro e Stati Uniti. Oltreoceano sono in programma anche i dati settimanali sulle richieste di ipoteche mentre nell’Eurozona verrà reso noto l’indicatore sulla fiducia dei consumatori di agosto.
L’attenzione si concentra sull’intervento di Mario Draghi, attualmente in corso, dal Lindau Meeting on Economic Sciences, in Germania, con gli operatori pronti a carpire segnali sul prossimo allentamento del programma di acquisti di bond.
Eventuali accenni potrebbero poi essere ripresi nel meeting dei banchieri centrali di Jackson Hole che partirà domani, anche se è probabile che ogni dibattito sulla riduzione del programma di acquisti di titoli di Stato da parte della Bce venga congelato fino all’autunno. Sono attese indicazioni invece dal numero uno della Fed, Janet Yellen, che dovrebbe fornire qualche dettaglio sullo smaltimento di asset in pancia alla banca centrale e sul prossimo rialzo dei tassi di interesse.
Tra le valute il cambio euro/dollaro è stabile a 1,175 mentre il dollaro/yen arretra leggermente tornando a quota 109,4.
Fra le materie prime le quotazioni del greggio scambiano in frazionale ribasso, con Wti e Brent rispettivamente a 47,7 e 51,7 dollari al barile. Ieri i dati Api hanno mostrato una riduzione delle riserve di greggio ampiamente attesa e un sorprendente aumento dello stock di benzina mentre oggi sono attesi i dati dell’Eia.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp si posiziona sui valori di chiusura della seduta precedente, intorno al 2,09% e lo spread con il Bund resta in area 169 punti base.
A Piazza Affari parte negativa FCA (-0,9%), dopo che i cinesi di Great Wall hanno precisato di non aver avviato alcuna trattativa e di essere incerti se proseguire il discorso per l’acquisizione gruppo italo americano.
Ben intonate le azioni ITALGAS (+0,5%), rimbalzo di AZIMUT (+0,6%) e sui bancari UNICREDIT (+0,8%), UBI (+0,6%) e BANCO BPM (+0,5%).