Mercati – Previsto avvio incerto, atteso a breve discorso di Mario Draghi

I futures sui principali indici europei scambiano poco mossi, preannunciando una partenza non distante dalla parità per le Borse continentali dopo la chiusura in rialzo di Wall Street ieri sera e la mattinata incolore dei listini asiatici.

In particolare gli indici americani hanno realizzato nel complesso la miglior seduta degli ultimi quattro mesi, approfittando della buona intonazione delle piazze europee e dei rumor su qualche avanzamento nella redazione della riforma fiscale da parte del governo a stelle e strisce. In grande evidenza il Nasdaq (+1,4%) mentre Dow Jones e S&P500 hanno chiuso in progresso di un punto percentuale.

Fra le Borse asiatiche Tokyo avanza dello 0,3% sfruttando anche il dato positivo sul settore manifatturiero, con il relativo indice in crescita da 52,1 a 52,8 punti, sui massimi di tre mesi. Variazioni contenute anche tra gli altri listini orientali, frenati in parte dai nuovi commenti di Trump, intenzionato ad abbandonare l’accordo di libero commercio del Nord America (Nafta) e a costruire il muro al confine con il Messico.

La giornata si presenta ricca di appuntamenti macroeconomici, con la diffusione degli indici Pmi di agosto di Francia, Germania, Zona Euro e Stati Uniti. Oltreoceano sono attesi anche i dati settimanali sulle richieste di ipoteche mentre nell’Eurozona verrà reso noto l’indicatore sulla fiducia dei consumatori di agosto.

L’attenzione resta focalizzata sul simposio di Jackson Hole che partirà domani e al quale parteciperanno i presidenti di Bce e Fed, Mario Draghi e Janet Yellen. Il primo terrà anche oggi un discorso dal Lindau Meeting on Economic Sciences, in Germania, con gli operatori pronti a carpire eventuali segnali sul prossimo allentamento del programma di acquisti di bond.

Tra le valute il cambio euro/dollaro è stabile a 1,176 mentre il dollaro/yen arretra leggermente tornando a quota 109,4.

Fra le materie prime le quotazioni del greggio scambiano in frazionale ribasso, con Wti e Brent rispettivamente a 47,7 e 51,7 dollari al barile. Ieri i dati Api hanno mostrato una riduzione delle riserve di greggio ampiamente attesa e un sorprendente aumento dello stock di benzina mentre oggi sono attesi i dati dell’Eia.

Sull’obbligazionario il rendimento del Btp si posiziona sui valori di chiusura della seduta precedente, intorno al 2,09% e lo spread con il Bund resta in area 169 punti base.

A Piazza Affari ancora attenzione a FCA, dopo che i cinesi di Great Wall hanno precisato di non aver avviato alcuna trattativa e di essere incerti se andare avanti.

Da seguire anche i titoli legati al dollaro, particolarmente positivi nella sessione di ieri, come FERRARI, STM, CNH, PRYSMIAN. Sotto osservazione anche i bancari, nuovamente negativi ieri con il relativo indice di settore in flessione dello 0,8 per cento nonostante l’assenza di notizie rilevanti.