Il gruppo romano ha alzato le aspettative sul mercato americano, con l’obiettivo di generare 2,2 miliardi di fatturato nel 2017 e 3 miliardi nel 2019.
Si rafforzerebbe così, secondo quanto riportato dalla stampa, l’obiettivo di concentrare negli USA un terzo dei ricavi complessivi.
In un comunicato emesso dalla società a seguito dei risultati della classifica dedicata agli International contractors (appaltatori internazionali) dalla rivista Engineering News-record (Enr) Pietro Salini ha dichiarato che: “Viene confermata la validità degli obiettivi di Salini Impregilo di rafforzare il proprio profilo di rischio facendo degli Stati Uniti il suo principale singolo mercato, insieme alla scelta di diversificare il proprio core business verso nuovi ambiti strategici, come quello dei trasporti. In questo settore continuiamo a crescere, grazie ad un rafforzamento continuo del nostro portafoglio con progetti tra i più grandi al mondo, come le metro a Riyadh, Doha, Copenhagen, Lima”.
A tal proposito ricordiamo che Salini Impregilo si è classificata 18esima su 250 posti nella graduatoria dei player internazionali, con alcuni salti in avanti nelle top 10 settoriali incluse nella pubblicazione: prima in assoluto nel segmento Water (infrastrutture idriche, pari a un giro d’affari da 12,2 miliardi di dollari per i contractor internazionali), 10ma nel più proficuo settore dei trasporti (144 miliardi di dollari, il 30% di tutti i ricavi dei player globali)e appunto ottava negli Stati Uniti, frontiera che frutta alle società estere un giro d’affari da 53 miliardi di dollari.
Il titolo oggi guadagna il 2,15% a 2,9 euro sovraperformando il mercato circa del 2 per cento.