Il Ftse Italia servizi finanziari chiude con un meno 0,5% e si conferma fra i settori peggiori del listino milanese, ma anche del Ftse Mib, e sotto-performa l’analogo indice europeo, che invece presenta a fine giornata un più 0,4 per cento.
Il principale indice della Borsa milanese chiude così una giornata contrastata poco sotto la parità (-0,1% a 21.729 punti) nonostante l’avvio positivo di Wall Street, che poi chiude sui massimi della giornata ed uno scatto verso l’alto, e la buona intonazione degli altri listini europei.
Il Dax di Francoforte archivia infatti le contrattazioni a +1,4%, il Cac 40 di Parigi a +0,9% come il Ftse 100 di Londra, mentre l’Ibex 35 di Madrid si deve accontentare di un più 0,5 per cento.
Il tutto in una giornata senza grandi stimoli e con notizie macro contrastanti dalla Germania, ove l’indiceZew di agosto sulle condizioni economiche attuali ha superato le attese, crescendo a 86,7 punti dagli 86,4 di luglio (85,2 il consensus), mentre quello relativo al sentiment degli investitori istituzionali ha registrato una diminuzione da 17,5 a 10 punti, collocandosi quindi ben al di sotto dei 15 punti previsti. Questo anche se è doveroso ricordare che un dato superiore alle 0 segnala ottimismo.
Dati che nel complesso, comunque, frenano l’euro, con l’EUR/USD che ritraccia a 1,177. Il biglietto verde è ben intonato anche rispetto allo yen, con l’USD/JPY in risalita a 109,3, e alla sterlina, con il GBP/USD in discesa a 1,284.
Fra le materie prime rimbalzano invece le quotazioni del greggio, con Wti e Brent a 48 e 52,1 dollari, in attesa dei dati sulle scorte di petrolio che verranno diffusi dall’Eia domani.
Scenario all’interno del quale il settore dei servizi finanziari chiude in rosso così come la gran parte dei titoli appartenenti ai diversi segmenti.
In parità invece Exor, che ha vissuto un’altra giornata intensa per la rinascita dell’interesse sulla controllata Fca e con riflessi sulla cugina Ferrari (+3%), ai massimi storici. Fca è così partita con un forte scatto per poi ridimensionarsi ed oscillare per tutta la giornata per chiudere infine a più 0,3 per cento.
Ancora una seduta negativa per Poste Italiane, che fatica a trovare una direzione di marcia univoca anche se porta il segno meno su quasi tutte le scadenze: uno e cinque giorni, tre mesi e da inizio anno.
Più articolato il comparto del risparmio gestito, ove spicca il valore positivo di Banca Generali (+0,2%) perché tutti gli altri sono in rosso con valori che passano dal -0,1% di Banca Mediolanum al -2,4% di Anima Holding.