Analisi tecnica – Banco Bpm, quadro grafico ancora positivo nel medio/lungo termine

Dopo aver raggiunto con un bel gap up (già ricoperto) nella seduta dello scorso 7 agosto il massimo del 2017 a 3,41 euro, le quotazioni del gruppo guidato da Giuseppe Castagna hanno avviato un movimento ribassista, giungendo a ridosso di 3,15 euro. I corsi di Banco Bpm rimangono, comunque, ben al di sopra delle due trend line rialziste che ne stanno sostenendo l’impetuosa crescita dai minimi del 28 novembre 2016 a quota 1,778.

L’attuale pressione dei venditori potrebbe diminuire sensibilmente soltanto nel caso di rapido ritorno delle quotazioni dei titoli dell’istituto di credito lombardo-veneto sopra 3,20 euro. L’eventuale trasformazione di un rimbalzo in un vero e proprio trend rialzista di breve periodo è, però, subordinata al superamento, confermato in chiusura di seduta, della successiva resistenza statica posta a 3,27 euro. A questo punto i due obiettivi rialzisti di questo recupero sono individuabili a 3,328 euro prima e a quota 3,41 euro dopo.

Un primo segnale di debolezza per Banco Bpm, invece, potrebbe arrivare dal cedimento del supporto statico posizionato a 3,112 euro e soprattutto dalla rottura al ribasso di 3,054 euro dato che in prossimità di questo livello transita la sopracitata trend line ascendente di medio periodo. Il conseguente deterioramento del quadro grafico di medio termine a neutrale dal precedente rialzista potrebbe favorire una nuova discesa in direzione di un primo target a 3,014 euro, al di sotto del quale il successivo livello da monitorare è a 2,946 euro.

Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 11 analisti fondamentali, è pari a 3,60 euro e quindi superiore del 13,9% rispetto alla quotazione di riferimento. La performance da inizio 2017 dei titoli Banco Bpm è del +37,9 per cento.

Quotazione di riferimento 3,16 euro

+1,3% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 3,20 euro;

+3,5% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 3,27 euro;

+5,3% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 3,328 euro;

+7,9% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 3,41 euro.

-1,5% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 3,112 euro;

-3,4% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 3,054 euro;

-4,6% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 3,014 euro;

-6,8% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 2,946 euro.