Acs starebbe preparando una controfferta su Abertis a 17 euro per azione, superiore a quella del gruppo italiano di 16,5 euro. Lo riporta il quotidiano spagnolo El Confidencial Digital secondo cui la proposta del gruppo di costruzioni guidato da Florentino Perez potrebbe vedere la luce entro due-tre settimane.
La possibile controfferta di Acs incontrerebbe anche il favore del governo di Mariano Rajoy, sempre secondo le supposizioni del giornale spagnolo. Il titolo Atlantia sembra immune a queste voci e scambia in rialzo dello 0,3% a 26,91 euro intorno alle 10:00, sostanzialmente in linea con il Ftse Mib (+0,4%).
Nei giorni scorsi erano circolati rumors in merito alle difficoltà incontrate da Acs nel reperire fondi per la contro-opas su Abertis. Per raccogliere risorse il gruppo spagnolo sarebbe intenzionato a cedere il 30% delle quote ad alcuni fondi infrastrutturali ma, i possibili partners, tra cui Cvc, Tci, Macquarie e Kkr, non gradirebbero la struttura dell’operazione, che sarebbe guidata dalla controllata tedesca Hochtief (71,72% la quota di Acs).
I fondi di investimento internazionali infatti non sarebbero interessati a investire in un settore ciclico come quello delle costruzioni ma vorrebbero entrare nel business delle autostrade a pedaggio. Al tutto si aggiunge un problema di carattere economico. L’offerta di Atlantia prevede un corrispettivo cash di 16,5 euro e una componente carta secondo un concambio di 0,697 azioni della società italiana per ciascuno titolo Abertis portato in adesione.
Atlantia, dalle prime indiscrezioni sull’Opas, ha guadagnato circa il 17% in Borsa, portandosi agli attuali 26,9 euro per azione, toccando settimana scorsa un massimo storico di 27,4 euro. Ciò implica, ai corsi attuali, una valutazione tra 16,73 e 17 euro per azione del gruppo iberico (a seconda del range 10-23% di azioni scambiate), in linea con l’attuale valutazione borsistica di Abertis (16,82 euro).
Per assicurarsi il gruppo iberico la connazionale Acs dovrebbe dunque mettere sul piatto circa 18,6 miliardi. Una cifra piuttosto onerosa per un’azienda che capitalizza 10,16 miliardi, contro i 22,22 miliardi di Atlantia.